Passatelli in brodo
Passatelli in brodo, primo piatto della Pasqua Romagnola (Shutterstock.com)

I Passatelli sono il primo piatto tipico della Pasqua Romagnola. Nonostante la semplicità degli ingredienti sono molto amati per via del loro gusto unico.

La Pasqua è una delle feste più importanti e in Romagna la tavola pasquale prevede alcuni piatti che proprio non possono mancare. La tradizione Romagnola prevede per prima cosa una colazione molto abbondante a base di Pagnotta Pasquale, salame e uova benedette. Il giorno di Pasqua, il pranzo della tradizione include dei piatti tipici quali i Passatelli in brodo come primo piatto e l’agnello come secondo.

Nonostante alcune famiglie romagnole portino in tavola i Cappelletti riproponendoli proprio come a Natale, la maggior parte delle persone serve invece i Passatelli. La tradizione vuole che questi ultimi vengano serviti rigorosamente in brodo, ma ai giorni nostri ci sono un gran numero di rivisitazioni che permettono di gustarli asciutti.

Sia chi li preferisce tradizionalmente in brodo, sia chi ama sperimentare preparandoli asciutti, sa bene quanto sia importante prestare attenzione durante la preparazione. I Passatelli sono una pasta fresca realizzata con ingredienti semplici. La ricetta originale dei “passadei”, prevedeva l’uso di pane raffermo, di formaggio troppo duro per essere masticato, di uova e di scorza di limone per donare più gusto. La ricetta utilizzata oggi è leggermente diversa rispetto a quella originale. Questa prevede pan grattato, grana padano grattugiato, uova e noce moscata al posto del limone per insaporire il gusto.

Sebbene gli ingredienti siano molto semplici, non risulta altrettanto semplice la preparazione dei Passatelli. L’impasto che si ottiene mescolando gli ingredienti deve essere della giusta consistenza. Se l’impasto è troppo asciutto rischia di rompersi una volta che si trova nel brodo, mentre se è troppo morbido rischia di attaccarsi perdendo la forma.

Questo piatto è nato in campagna. Qui l’azdora donava la forma finale del passatello utilizzando uno strumento conosciuto con il nome di “ferro per i passatelli”. Oggi al posto di questo strumento è utilizzato lo schiacciapatate in quanto molte famiglie non possiedono il ferro originale che la tradizione richiederebbe.