Firma autografa Carducci

“Fuga di tempi e barbari silenzi/vince e dal flutto de le cose emerge/sola, di luce a’ secoli affluenti/faro, l’idea.” poesia “La chiesa di Polenta”

Nel 1874 la contessa Silvia Pasolini Zanelli divenne proprietaria della villa settecentesca, e la trasformò nel salotto buono della cultura romagnola. Alcuni fra gli intellettuali più illustri della Romagna del tempo frequentarono la villa: gli scrittori Nazzareno Trovanelli, Antonio Messeri, Paolo Amaducci; musicisti come Balilla Pratella, Achille Turchi, Federico Sarti, il celebre cantante lirico Alessandro Bonci e soprattutto Giosuè Carducci, di cui rimane tutt’oggi, nella Villa, la camera da letto, rimasta intatta.

Il poeta e premio Nobel per la Letteratura, Giosuè Carducci primo italiano a vincere l’ambito premio, trascorse a Lizzano undici soggiorni, dal 1897 al 1906.

Durante quei periodi, poté apprezzare la compagnia della Contessa, donna di vasta cultura e godere del clima tranquillo e mite del parco della villa.

Tanto forte fu il suo legame con i luoghi della Villa, da desiderare di concludere la sua vita nella tranquilla pace della Villa. Proprio qui, infatti, fu ispirato a comporre la famosa Ode alla Chiesa di Polenta.

A testimonianza del sodalizio rimane una lapide, posta dai Conti Pasolini Zanelli nel 1907 – dopo la morte del Poeta – a perpetua memoria della loro ammirazione e amicizia, oltre alla stanza che gli era riservata e nella quale amava soggiornare durante le sue vacanze estive.

La Camera, ancora intatta e visibile, conserva gli arredi originali del poeta, fra i quali il letto in ferro battuto, la scrivania, il cassettone, il sofà inglese – destinato al suo fedele servitore – e la sedia a rotelle, che era costretto ad usare negli ultimi anni della sua vita. Perfettamente conservato anche l’armadio, contenente la finanziera utilizzata presso l’Università di Bologna dove ricopriva il ruolo di docente, oltre a gran parte degli effetti personali e numerose fotografie che lo ritraggono nei suoi soggiorni alla Villa.

Villa Silvia-Carducci è oggi sede dell’AMMI (Ammi – Associazione Italiana Musica Meccanica), con una ricchissima biblioteca. Inoltre, ha sede nei locali della villa il museo “Musicalia”, esposizione permanente di strumenti musicali di straordinario interesse.