Col nome d’arte datole da Gabriele D’Annunzio vista la sua formazione presso il Conservatorio di Bologna, Alessandra Drudi fu nota per la sua bella voce a inizio Novecento.
La famosa cantante lirica, nata a Cotignola nel 1878, viene ricordata per la celebre canzone “Tripoli bel suol d’amore” a cui è ispirato l’omonimo film commedia del 1952, diretto da Ferruccio Cerio, con Alberto Sordi e Lyla Rocco.
Gea della Garisenda, sposata nel 1902 con il nobile Pier Giovanni Dragoni di Bagnacavallo, da cui ha una figlia, si separa dal marito e si unisce more uxorio con Teresio Borsalino, erede della famosa fabbrica di cappelli di feltro.
La loro unione, molto contrastata dai familiari dell’imprenditore, scatena molti pettegolezzi; ma nel 1922, Gea per amore del marito lascia le scene e torna a essere Alessandra Drudi.
I due convolano a nozze nel 1933 e passano molto tempo a Villa Sandra, a Riccione, poi a Rimini, a Villa Sandra.
Nel 1925 il senatore Teresio Borsalino acquista una tenuta a Villa Verucchio di circa 150 ettari, la Tenuta Amalia, che la cantante rende un celebre salotto culturale e dove il nipote Alessandro Gavazzi produrrà vini pregiati.
Alla stretta amicizia con il famoso cartellonista Marcello Dudovich si deve la decorazione della Sala delle Bandiere, che la Drudi gli affida durante uno dei suoi tanti soggiorni alla Villa.
Lo stesso artista triestino la descrive come una persona molto disponibile e amichevole nonostante il suo ruolo di rilievo, in qualità di moglie di un senatore e di cantante di chiara fama.
È ammirata per la sua grande bellezza da numerosi poeti e artisti, tra i quali Carducci, Leoncavallo, Pascoli e Trilussa che le dedica una poesia in romanesco.
Oggigiorno per commemorare questa illustre donna, è stato istituito il premio Gea della Garisenda che viene assegnato ogni anno alla migliore cantante d’operetta.