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Chi sono i grandi scrittori che soggiornarono nella nostra terra?

Anche se i romagnoli non sono grandi viaggiatori – nessun esploratore come Vespucci e nessun grande navigatore –, è comunque cosa nota che la Romagna è meta dei viaggi di tante personalità importanti: i grandi scrittori, i poeti, gli scienziati. Nel corso del tempo – ci concentreremo sul XIX e il XX secolo –, tanti personaggi sono arrivati qui, spesso in maniera sorprendente.

Partiamo da uno dei personaggi “romagnoli” più noti, e cioè Lord Byron. Lo scrittore inglese soggiornò a Ravenna fra il 1819 e il 1821, al Palazzo del conte Guiccioli.

Lo scrittore inglese, in quegli anni, era in esilio, ma a Venezia conobbe Teresa Guiccioli, la moglie del conte. Questi, ben consapevole della relazione di sua moglie, invitò comunque Byron a casa loro, a Ravenna, dove lo scrittore rimase per tre anni. I diari che Byron tenne in quel periodo sono preziosissimi per scoprire come si viveva a Ravenna duecento anni fa.

Un altro grande personaggio che soggiornò a Ravenna fu Freud. Lo scienziato vi rimase per un breve periodo nel 1869, ma in una lettera disse che ne fu deluso. Pensava che la città “tomba di Teodorico” fosse migliore, invece era un “buco miserando” pieno di decadenza.

Nel 1910 toccò a Herman Hesse visitare la Romagna, e ancora una volta Ravenna. Venne affascinato dai mosaici, tanto che ci dedicò intere pagine del suo diario: il “piacere indescrivibile” che provò visitando la “superba” San Vitale.

Hesse scrisse anche una poesia sulla città, dal titolo Ravenna. La descrive così: “È come per le canzoni un po’ passate: nessuno ride dopo averle ascoltate; ma poi tutti le voglion riascoltare; e sino a tarda notte meditare”.

L’ultimo personaggio a visitare la Romagna fu Marguerite Yourcenar, l’autrice di Memorie di Adriano. La scrittrice visitò la città nel 1935, e ne rimase affascinata a tal punto che scrisse diversi saggi e brani al riguardo. “Una parabola di sogno, silenzio e catalessi”, così la definisce.

Per lei, Ravenna oscilla fra lo splendore del passato romano e il declino che nei secoli seguenti l’hanno distrutta.

È normale, insomma, che grandi scrittori stranieri visitino la Romagna, e soprattutto Ravenna. La città, un tempo capitale dell’Impero Romano, è una delle testimonianze più antiche della Storia d’Europa, e pane per i denti sensibili di questi autori e autrici.