Il bél e còt può essere facilmente confuso con il cotechino, ma in realtà si tratta di un prodotto ben più nobile perché preparato con parti prelibate del maiale.
Il bél e còt ha un aspetto molto simile a quello del più noto cotechino, ma in realtà è un prodotto differente. Questo alimento tipico di Russi è realizzato con la parte muscolosa del maiale e con la sua cotica. Tradizionalmente lo si mangia durante la Festa della Madonna dei Sette Dolori che si tiene la terza domenica di Settembre.
A venderlo sono i negozianti della città e lo si acquista già cotto: proprio da qui deriva il suo nome che significa “già cotto”. Questo insaccato ha una lunga tradizione e viene preparato esclusivamente dai macellai della città di Russi. Per gustarlo al meglio questo alimento viene consumato insieme a una fetta di pane insipido. Il bél e còt è anche molto buono se gustato accompagnato da fagioli stufati oppure da purè di patate.
La consistenza di questo insaccato è morbida e tenera, infatti quasi si scioglie in bocca. Giuseppe Buscaioli, un cittadino russiano, amava ripetere una frase. Quand che e salam l’è còt la da esar dur, quand cl’è còt e cudghé la da esar murbi, diceva l’uomo. Questa frase significa “Quando il salame è cotto deve essere tosto, quando il bél e còt è cotto deve essere tenero”.
L’insaccato però si presta anche alla realizzazione di nuovi piatti innovativi. Alcuni chef infatti amano realizzare delle pietanze a base di bél e còt. Nel video che vi proponiamo qui sotto, lo chef Daniele Baruzzi ha realizzato alcune ricette creative. Si comprende quindi che la tradizione di questo alimento si presta bene anche alla realizzazione di piatti elaborati ed eleganti. Come sempre succede in cucina, la creatività e la fantasia coniugano alla perfezione tradizione e innovazione.