Il 27 agosto 2004 le Poste Italiane dedicavano un sigillo alla regione Emilia-Romagna con l’effigie di Teodora, dai mosaici paleocristiani della basilica di San Vitale.
L’emissione riguardò quattro francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica “Regioni d’Italia” dedicati alla Liguria, Emilia Romagna, Abruzzo e Basilicata, nel valore di € 0,45 per ciascun soggetto.
I francobolli vennero stampati dall’Officina Carte Valori dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta fluorescente non filigranata, in formato 40 x 30 mm.
Per la nostra regione è stato scelto il ritratto della celeberrima moglie di Giustiniano, raffigurata nell’abside di San Vitale a Ravenna, nei mosaici dell’inizio del VI secolo.
Sembra che Teodora non avesse una statura molto alta, ma che la sua carnagione bianchissima e i suoi occhi vivaci fossero d’incomparabile splendore.
Lo storico Procopio di Cesarea ne dà un’immagine spesso contrastante: una ragazza abile e aggraziata, ma alquanto lasciva, che spesso si presentava nell’anfiteatro vestita unicamente di una sciarpa di seta annodata intorno alle reni.
Non era né danzatrice né cantante e, alla professione di funambula, appena sedicenne, affiancava l’attività di cortigiana, come del resto era la madre, rimasta vedova con tre figlie piccole.
Di umilissime origini, si dava a centinaia di amanti in un giorno, finché non trovò un anziano marito, ricco abbastanza per soddisfare i suoi capricci. La sua nomea era tale che incontrarla all’alba era considerato un cattivo presagio.
Ciononostante, nel 527 d.C., un anno appena dopo la disfatta degli Ostrogoti di Teoderico il Grande a Ravenna, Teodora convolava a nozze col nuovo Imperatore d’Oriente, Giustiniano, raffigurato di fronte al corteo della consorte nell’abside della basilica ravennate.