Monumento dedicato alle comunità di Sammarinesi all'estero in via Donna Felicissima.

Il Museo dell’Emigrante è ospitato nelle sale dell’antico Monastero di Santa Chiara e ha l’obiettivo di conservare la memoria e studiare la storia dell’emigrazione dei sammarinesi, attraverso fotografie ed altri documenti.

È stato inaugurato ufficialmente nel 1997 alla presenza dei Capitani Reggenti della Serenissima Repubblica di San Marino e dipende dalla Segreteria di Stato per gli Affari Esteri, perché il rapporto che il Titano mantiene con i suoi “esuli” resta costante.

L’idea di creare un luogo della memoria per permettere a chi vive in Repubblica e a chi risiede al di fuori dei suoi confini di conoscere la storia migratoria della sua terra, nasce nella Consulta dei cittadini sammarinesi residenti all’estero.

Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento migliaia di Sammarinesi, per riscattarsi dalla fame e dalla miseria, hanno lasciato i Castelli della Repubblica per intraprendere un lungo esodo verso ‘lidi’ migliori.

Ancora oggi sono quasi tredicimila coloro che conservano la cittadinanza sammarinese così come il diritto di voto.

Le nazioni che ospitano un più alto numero di sammarinesi sono l’Italia (5.724), la Francia (1.881), gli Stati Uniti (2.910) e l’Argentina (1.489).

In questi paesi hanno sede una ventina di comunità di cittadini residenti all’estero che, dal 1979, godono di autonomia giuridica.