Scopriamo uno dei modi di dire più famosi
“Lo spigolo dell’acqua santa” in Romagna è usato da tutti. Ma cosa significa?
Come sempre, il proverbio nasce dall’esperienza popolare. Ancora oggi, nelle chiese, l’acquasantiera si trova vicino all’ingresso, sempre pronta all’uso di chi ne ha bisogno.
Oggi forse è una pratica caduta un po’ in disuso, ma una volta, quando si entrava in chiesa, tutti immergevano due dita per farsi il segno della croce. Essendo l’acquasantiera vicino all’ingresso, ma non proprio in mezzo al passaggio, finiva sempre per trovarsi in un angolino, magari vicino al muro, a uno spigolo.
Lo spigolo dell’acqua santa, in pratica, altro non è che il luogo in cui si trova l’acquasantiera. Ma perché si usa questo modo di dire?
Quando si immergono le dita nell’acquasantiera per farsi il segno della croce o per pregare, molto spesso lo si fa per chiedere aiuto, una “grazia”. In pratica l’acquasantiera diventa colei a cui tutti chiedono una mano. Traslando il significato metaforicamente, il modo di dire indica come “spigolo dell’acqua santa” tutte quelle persone o quelle cose a cui si chiede aiuto sperando che arrivi dall’alto, come una benedizione. Senza avere nulla in cambio.
Quando qualcuno chiede un prestito a qualcun altro, l’altra persona – magari sapendo che la prima non ripagherà mai il debito – potrebbe rispondere: “Non sono mica lo spigolo dell’acqua santa”. Insomma, si usa quando qualcuno si aspetta troppo o si rivolge a una particolare persona perché lo fanno tutti.