La matematica, presenza costante nella vita di tutti i giorni.
Il libro dell’universo è scritto in linguaggio matematico (Galilei)
Nel cuore della Romagna è custodita la memoria storica del Calcolo e della Matematica, idee e invenzioni che ne hanno reso possibile l’evoluzione.
Mateureka, museo del calcolo di Pennabilli in provincia di Rimini, si sviluppa sui quattro piani del Palazzo Comunale e rappresenta un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso le scoperte e l’evoluzione del calcolo matematico.
Il fondatore, il prof. Renzo Baldoni ha realizzato un’opera di divulgazione storico scientifica che rappresenta una delle più grandi testimonianze del settore in Italia.
Sono raccolti nelle sale del museo, importanti reperti archeologici, antichi strumenti di calcolo e testi matematici, che rendono possibile un viaggio a ritroso di grande fascino attraverso i principali strumenti di calcolo.
E’ possibile ammirare l’unico cono di fondazione cuneiforme esposto in Italia ( 2.200 a.C.); tavolette sumere di 4.200 anni fa, l’originale dio Horus egizio del 1.000 a.C., iscrizioni greche, lapidi e monete romane, abachi, suan pan cinesi, soroban giapponesi, schoty russi, un astrolabio, una tavola per contare medioevale, quipù inca e chimpù peruviani, la “Summa” e il “De Divina Proportione” di Luca Pacioli, cilindri e bastoni di Nepero, compassi di proporzione, regoli e nomogrammi, aritmografi… fino all’esposizione del quadrato magico dei vampiri, entrato nel guinness dei primati nel 1989.
Non manca una notevole esposizione di calcolatrici meccaniche, dalla ricostruzione della Pascalina (1645 fino alle odierne calcolatrici tascabili elettroniche e programmabili. E’ inoltre possibile ripercorrere la storia dell’informatica e dalla nascita dell’elaboratore elettronico, che ha rivoluzionato la nostra vita, sia sotto l’aspetto scientifico, culturale fino a caratterizzare oggi la vita quotidiana in tutti i suoi momenti.
Ma la finalità principale, la mission del museo è la didattica, stimolando, nel visitatore, attraverso sale-laboratorio il desiderio di conoscenza, sperimentando in maniera giocosa.