Un territorio che resta vivo nei secoli, grazie alla sua torre e alla sua gente..
La Storia della Torre di Oriolo ha inizio il 4 gennaio 1474, quando l’Arcivescovo Bartolomeo Roverella cedette il dominio di Oriolo dei Fichi piccolo nucleo abitato situato sui primi contrafforti dell’Appennino a Carlo II Manfredi per la somma di 2500 fiorini.
Il vecchio castello fu radicalmente ristrutturato e trasformato in rocca ad uso strettamente militare: in particolare fu ricostruita la torre e fortificato l’accesso mediante due spessi muri dotati di camminamenti superiori.
La Torre quattrocentesca è tutto ciò che resta dell’antica fortificazione: arroccata in cima a un pendio e circondata da un piccolo parco di proprietà del comune di Faenza.
A partire dalla seconda metà del ‘700, la proprietà della Torre fu ceduta a privati: adibita per lo più ad abitazione per mezzadri che lavoravano le vigne circostanti. Per molto tempo la Torre rimase di proprietà della famiglia Caldesi.
Durante la seconda guerra mondiale, nell’autunno del 1944, servì da rifugio per un’ottantina di civili, ma fu anche sede di un presidio tedesco che utilizzava la Torre come punto d’avvistamento. Questo rese l’antica fortificazione bersaglio di numerosi lanci di granate, riuscì però a resistere grazie al forte spessore dei muri perimetrali.
Dal 1965, la torre fu oggetto di una tenace campagna di sensibilizzazione per il suo restauro e apertura al pubblico. Per venti anni consecutivi, gli abitanti di Oriolo organizzarono a questo scopo la “Festa di Primavera, per salvare un monumento”. Fu così che iniziarono le trattative con la famiglia Caldesi, e nel 1984 la Torre fu donata alla città.
Nel 2003 il Comune di Faenza, con il supporto di un finanziamento della Regione Emilia-Romagna, si occupò del restauro degli interni e finalmente la Torre fu riaperta al pubblico (2004).
A partire dal 1995 la Torre è gestita e custodita dall’Associazione “Torre di Oriolo” in convenzione con il Comune di Faenza.
Ancora oggi, la Torre è la loro sede. Ogni anno, proprio qui e nel parco sottostante, si organizzano diverse manifestazioni: visite guidate, rievocazioni storiche, feste tradizionali, musica, fuochi, canti e balli.