Le tagliatelle sono un tipo di pasta conosciuto e consumato in tutto il mondo, ma qual è la loro storia?
Con questa storiella, l’umorista bolognese Augusto Majani “inventò” l’origine delle tagliatelle – una delle paste più famose e conosciute al mondo:
“Nel 1487 il Signore di Bologna, Giovanni II di Bentivoglio, apprestandosi a ricevere la nobildonna Lucrezia Borgia in sosta a Bologna nel suo viaggio che la recava a Ferrara per sposare il duca Alfonso I D’este, diede incarico al suo cuoco di fiducia Mastro Zefirano di creare una pietanza che rendesse omaggio alla nobildonna, egli inventò le tagliatelle ispirandosi ai lunghi capelli biondi di Lucrezia Borgia”.
Le tagliatelle, in realtà, risalgono all’antica Roma. Il poeta latino Orazio, in una delle Satire, scrive: “inde domum me ad porris et ciceri refero laganique catinum”. Sta parlando di un piatto molto diffuso all’epoca: le lagane. La lagana era una pasta rettangolare più piccola delle lasagne ma più larga e più corta delle odierne tagliatelle, quindi – in un certo senso – un antenato ancestrale.
Artusi, ne “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, parla di “Tagliatelle all’uso di Romagna”, ma è solo nel 1972 che la delegazione bolognese dell’Accademia Italiana della Cucina deposita alla Camera di Commercio la misura della vera tagliatella, con un campione fatto in oro. La misura perfetta è la 12.270esima parte dell’altezza della Torre degli Asinelli, ovvero circa 7 mm a crudo.