pistrice del mercato coperto
Uno dei pistrici posti all'ingresso del Mercato Coperto di Ravenna (https://mercatocopertodiravenna.it)

L’area dell’attuale piazza Andrea Costa è nota per la vocazione commerciale fin dall’antichità, trovandosi alla confluenza tra il Padenna e il Flumisellum, che percorreva l’attuale Via Cavour.

Vi avrebbe infatti operato, fin dal X secolo, la Schola piscatorum denominata poi Casa Matha, la più antica corporazione di mestiere della città e d’Europa, tuttora in attività.

Nel 1254 la Casa Matha acquista la Domus Magna, ovvero l’immobile in cui c’è il mercato del pesce ed è proprio di quell’anno la bella coppia di pistrici in pietra d’Istria, simbolo di ricchezza e fortuna, che ancora oggi svetta all’ingresso del locale.

Il pistrice è un mostro marino della mitologia greca, la cui identità viene spesso confusa con quella del delfino, che tuttavia rappresenta sempre la buona sorte.

Nel 1715 il cardinale Gozzadini fa demolire gli edifici precedenti per ricostruire qui le nuove pescherie cittadine, ma è del 1869 l’inizio della vera riqualificazione dell’immobile con la costruzione della celebre ‘esedra Vignuzzi‘, dal nome dell’architetto che la ideò, inaugurata nel 1894 ma poi abbattuta nel 1915 per fare posto al progetto definitivo del Mercato Coperto.

La prima Fiera Campionaria di Ravenna, svoltasi nel giugno del 1922, segna l’effettivo inizio dell’attività del nuovo mercato coperto cittadino, che aveva precedentemente occupato l’interno dell’adiacente ex chiesa di San Michele in Africisco.

La fabbrica del ghiaccio, da cui proviene un forte odore di ammoniaca, è nel cortiletto a ridosso della pescheria ed è aperto tutte le mattine al servizio dei cittadini che possono acquistare lastroni di ghiaccio ad uso domestico, portandoli via in sporte di paviera.

Con una superficie di oltre 2600 mq suddivisa in quattro grandi padiglioni, per il pesce, la frutta e la verdura, i formaggi e la carne, nel 1983, il complesso del Mercato Coperto subisce una prima ristrutturazione, mentre nel 2008 viene riconosciuto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna quale contenitore di interesse storico-artistico.

Dopo un lungo restyling, il 5 dicembre 2019 prende vita il nuovo Mercato Coperto cittadino realizzato da Coop Alleanza 3.0 e Molino Spadoni e che porta la prestigiosa firma dell’architetto Paolo Lucchetta, arredato con mobili d’epoca, disegni originali di Jacovitti e pezzi d’antiquariato reperiti in diversi mercati del settore italiani ed esterni nell’arco di sei anni.