Pennabilli è un piccolo centro abitato di 3.000 anime con un primato: quello di essere il comune più meridionale della Romagna.
Il museo “I Luoghi dell’Anima” nasce qui nel 1990 dalla fervida mente del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra (Santarcangelo di Romagna, 1920 –2012), le cui istallazioni percorrono l’intero paese di Pennabilli e la Valle del Marecchia risvegliando l’interesse dei visitatori attraverso sottili invenzioni poetiche.
L’orto dei frutti dimenticati venne allestito su un terreno appartenuto un tempo ai frati missionari del Preziosissimo Sangue. Al suo interno, presenta piante da frutto appartenenti alla flora spontanea appenninica qui raccolte per essere preservate dall’oblio ed dall’estinzione, quali la pera cotogna, la corniola, il giuggiolo, l’uva spina, la ciliegia cuccarina, il biricoccolo, il sorbo e il nespolo.
Queste piante vivono accanto al celebre “gelso della pace” messo a dimora per ricordare il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso, in visita a Pennabilli il 15 giugno 1994 per omaggiare il padre di origine pennese Francesco Orazio Olivieri, missionario in Tibet, in occasione del 250° anniversario della morte.
Verso la parte alta del paese, si giunge al “Santuario dei pensieri,” delimitato dalle mura perimetrali di una stanza appartenuta ad un’antica dimora malatestiana. Accoglie sette sculture in pietra, definite dal maestro “sette specchi opachi per la mente”, poiché invitano alla meditazione e ad un percorso introspettivo.
Va sottolineato come Tonino Guerra ricorresse spesso al numero sette, che nella storia, nell’arte e nelle religioni ha un significato particolare: sono sette i luoghi dell’anima presenti a Pennabilli, sette le meridiane, sette gli specchi opachi, sette i tappeti nel giardino pietrificato.
Ecco infine la famosa Campana di Lhasa che sovrasta tutta la vallata e che ricorda il legame inscindibile tra il Tibet e il pennese cappuccino Fra’ Orazio, che evangelizzò l’Asia tre secoli fa con l’appellativo affettuoso di ‘lama testa bianca’, il cui rintocco in sol basta ad avvicinare idealmente due culture, due mondi e due religioni.