Abside della basilica di San Vitale a Ravenna (foto S.Togni)

Vitale e Valeria, genitori dei santi Gervasio e Protasio, anch’essi martiri, sono celebrati assieme al medico ligure Ursicino.

San Vitale era un ufficiale romano che aveva accompagnato il giudice Paolino da Milano a Ravenna e qui trovò la morte nel III secolo, poco dopo aver incoraggiato Ursicino, anche lui perseguitato per avere difeso la propria fede cristiana.

La moglie Valeria avrebbe voluto riprendersi il corpo del marito, ma i cristiani di Ravenna glielo impedirono. Cercando di far ritorno a Milano, durante il viaggio incontrò una banda di villani idolatri, che la invitarono a sacrificare con loro al dio Silvano.

Valeria rifiutò e, per questo, venne percossa così violentemente, che portata a Milano, morì tre giorni dopo.

I giovani figli Gervasio e Protasio, diedero tutti i loro beni ai poveri, per dedicarsi alla preghiera, ma appena dieci anni dopo vennero anch’essi martirizzati durante le persecuzioni contro i cristiani. I loro corpi vennero ritrovati da Sant’Ambrogio nel 396.

Tuttavia, lo stesso vescovo milanese attesta nel 393 la presenza del martire bolognese Vitale, servo di Agricola, sbranato dai leoni nell’arena, sempre nel III secolo d.C., le cui reliquie vennero da lui traslate poi a Milano.

Quando Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio I, si trasferì a Ravenna portò con sé da Milano le reliquie di San Vitale e dei figli.

L’unione di queste reliquie indusse qualcuni, nella seconda metà del V secolo, ad affermare che Vitale fosse stato un martire ravennate, marito di Valeria, sovrapponendo così il culto dei due Vitale.

La basilica ravennate a lui consacrata nel maggio 548 è dedicata, difatti, anche ai figli Gervasio e Protasio, le cui immagini sono poste sotto i ritratti musivi dei dodici apostoli.

Nella conca absidale, accanto al Cristo, spicca la figura imponente ed elegantissima di San Vitale che lo lega in modo imprescindibile alla città bizantina.
Nei mosaici di Sant’Apollinare Nuovo poi sono rappresentati tutti i cinque personaggi: Valeria, a metà del corteo delle sante, mentre Vitale, Gervasio, Protasio e Ursicino dalla parte opposta.