Oasi di Punte Alberete (foto S.Togni)

Zoologo, nato a Ravenna nel 1692 dal conte Prospero e dalla contessa Isabella Fantuzzi, resta orfano a sette anni, quando entra nel collegio dei Gesuiti.

Incoraggiato dal concittadino Ruggero Calbi, medico e letterato, Giuseppe Ginanni costituisce a casa propria un vero e proprio orto botanico, arricchito con piante esotiche ottenute da Giulio Pontedera, prefetto dell’orto botanico di Padova, considerato il più antico al mondo.

Dal 1732 al 1737 si dedica all’osservazione di insetti e alla raccolta di uova e nidi di uccelli.

Nel 1737 pubblicò Delle uova e dei nidi degli uccelli, opera riccamente illustrata che gli procura grande fama di naturalista e lo fa accedere all’Accademia dell’Istituto delle Scienze di Bologna.

Le classificazioni dei volatili sono ordinate e analitiche, anche se lo schema tassonomico ripropone quello del bolognese Ulisse Aldrovandi (1522-1605).

Studiò altresì i molluschi, i fossili e le alghe marine, attingendo al territorio ravennate come ai numerosi libri fattigli pervenire da illustri colleghi del tempo.

Dopo la sua morte il nipote Francesco curerà l’edizione di Opere postume del conte Giuseppe Ginanni, una serie di ricerche sulla vita animale e vegetale nel mare Adriatico.

In seguito, pubblicherà anche un’accurata descrizione del museo lasciato dallo zio Produzioni naturali che si ritrovano nel museo Ginanni in Ravenna, metodicamente disposte, e con annotazioni illustrate, pubblicato a Lucca nel 1762.

A Giuseppe Ginanni è dedicato un noto istituto tecnico di istruzione superiore di Ravenna.