“Tra’l Po e’l monte ela marina e’l Reno” : con questo celebre verso, nel canto XIV del Purgatorio, si dice che Dante Alighieri tracci con precisione i confini della Romagna.
C’è da osservare, tuttavia, che il territorio della Romagna nord-orientale dai tempi di Dante ad oggi ha subito enormi modificazioni, tanto che il corso attuale del Reno, con foce autonoma nell’Adriatico, ha avuto la sua collocazione definitiva solo tra il 1767 e il 179.
Le legazioni pontificie di Bologna e Ferrara, in accordo con il Ducato di Venezia, dopo secoli di controversie, effettuarono allora imponenti lavori di scavo e arginatura, facendo deviare il Reno verso Sud.
Il Reno è un fiume antichissimo, citato da Plinio il Vecchio e Silio Italico nel I sec. d.C., e alle sue acque è legata la storia dei primi insediamenti umani nel bolognese, dapprima nelle zone collinari presso Marzabotto, poi nella città di Felsina (Bologna), due centri etruschi collegati per via fluviale all’emporio greco-etrusco di Spina.
Poco sotto l’antica Spina, scomparsa improvvisamente nel II sec. a.C., nacque tra il VII e l’VIII secolo Comacchio, da sempre combattuta tra le province di Ravenna e Ferrara.
Anche se formalmente amministrata da Ferrara dai tempi degli Estensi, la storia antica di Comacchio è inscindibilmente legata alla Romagna, tanto che, al referendum popolare del 2013, l’88.82% dei Comacchiesi si espresse a favore del passaggio alla provincia di Ravenna.
I confini dettati dal Sommo Poeta, insomma, sulla carta appaiono corretti, ma sicuramente l’idrografia del territorio romagnolo ai tempi di Dante era ampiamente diversa da quella attuale.
Questo fa pensare che la Romagna geografica sia addirittura più ampia di quella che si è soliti considerare oggi e che, quantomeno, includa buona parte del territorio limitrofo alle attuali Valli di Comacchio.
Si pensi che le suddette Valli, parzialmente in territorio ravennate, solo fino ad un secolo fa, avevano un’estensione di 30.000 ettari e che, precedentemente coprivano 50.000 ettari, una superficie ridotta oggi ad un quinto.