Il brodetto di pesce alla romagnola è un piatto marinaro tipico
Come scrive Max David, “Esistono poi due tipi di mangiate romagnole che distingueremo in marinare e campagnole”. Quella marinara, come abbiamo visto, consiste prevalentemente nei pesci dell’Adriatico. I romagnoli, forse, non sono grandi navigatori, ma senz’altro sono ottimi pescatori.
Il brodetto, fra tutti i vari piatti, è quello più “povero” e semplice. Artusi, nel suo La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, chiama la ricetta “caciucco”, specificando però che “questa parola la quale forse non è intesa che in Toscana e sulle spiagge del Mediterraneo, per la ragione che ne’ paesi che costeggiano l’Adriatico è sostituita dalla voce brodetto”. Conclude dicendo che è necessario il pesce fresco, ovviamente.
Il brodetto è un piatto povero, perché nasce da tutti quei pesci rimasti impigliati nelle reti, dallo scarto, dall’invenduto. È ovvio che questo piatto sia diffuso con nomi diversi e ricette leggermente differenti lungo tutte le coste d’Italia: i pescatori sono ovunque, e ovunque erano perlopiù poveri.
La leggenda dice che il primo brodetto fu quello preparato da Venere in persona per placare Vulcano, che dubitava della sua fedeltà. La storia, invece, sembrerebbe ritrovare l’origine nelle popolazioni greche che attraccarono in Italia.