Un interessante sentiero che ti porterà a visitare un luogo storico come la rocca di Monte Battaglia
Dal passo imboccare una strada in salita con l’indicazione Monte Battaglia (segnavia Cai 701). Il primo tratto è in facile salita poi diventa uno sterrato (seguire sempre la strada). Il sentiero si sviluppa percorrendo il crinale: il primo tratto è costituito da una serie di salite seguite da brevi discese, il fondo è buono. Ad un certo punto ci si trova difronte ad un trivio proseguire nella strada centrale. Giunti alla chiesa (rudere) di Valmaggiore girare a sinistra, da qui il sentiero diventa più sconnesso anche se quasi sempre pedalabile. Dopo aver aggirato Monte Castellaccio si inizia una divertente discesa ed in particolare un lastrone di roccia liscia lungo oltre cento metri alla fine del quale si gira a sinistra. Proseguire sempre lungo il sentiero contrassegnato Cai 625 ed ad un bivio proseguire diritti comunque seguire sempre i segnavia. Il sentiero si addentra in una stupenda abetaia, dopo una ripida discesa si giunge ad un rudere. Proseguite diritti e dopo pochi metri tenete la sinistra e prendete un sentiero sulla sinistra. Dopo un tratto di discesa attraversando imponenti alberi di castagni prendere un sentiero a sinistra (in questo caso è indispensabile l’uso del gps perchè la traccia non è visibile). Qui inizia uno stupendo free ride in uno stretto single track che assomiglia a una pista da bob. Giunti sull’asfalto prendere a dx e poi al primo incrocia a sinistra e poi a destra sul ponte. Una salita su sterrato (sperando che siano rimaste le forze) vi riporta in quota fino al trivio di cui parlavo all’inizio. Proseguite fino al Passo del Prugno per la stessa strada dell’andata. Si tratta di un percorso di 29 chilometri con un dislivello di 1276 metri.
La rocca di Monte Battaglia
Se c’è un luogo il cui toponimo è legato al suo destino, questo è Monte Battaglia. Un’altura di 715 m. slm posta in territorio di Casola Valsenio, lungo lo spartiacque tra le valli del Senio e del Santerno, che conserva i resti di una rocca medievale.
Per tutto il basso Medioevo Monte Battaglia è stato teatro di lotte e combattimenti per il controllo del territorio compreso tra Imola, Faenza ed il crinale dell’Appennino tosco romagnolo. Nel corso della seconda guerra mondiale, dopo alcuni secoli di decadenza, l’altura recuperò il suo ruolo di punto nodale militare; tanto da essere considerata dagli strateghi militari una vera e propria “porta di accesso” alla pianura padana. Per questo, sull’altura, fuori e dentro la rocca, tra il 26 settembre e l’11 ottobre 1944 venne combattuta una delle più cruenti battaglie della campagna d’Italia. Da allora Monte Battaglia divenne per la popolazione romagnola luogo di ricordo e commemorazione dei caduti partigiani ed alleati.