esponente di spicco del partito socialista
In foto, Romeo Galli e lo stadio a lui titolato

Dal secondo dopoguerra l’impianto prende il nome dell’esponente di spicco del Partito Socialista Italiano in ambito cittadino

Lo “stadio delle Acque Minerali”, presso il fiume Santerno, venne approntato nel 1925: di fatto si trattava di un semplice campo da gioco erboso con una piccola tribuna per il pubblico e una sorta di capanna (il tutto in legno) adattata a spogliatoio. La partita inaugurale vide l’Imolese giocare contro il Castel Bolognese. Col passare degli anni la struttura venne progressivamente implementata: verso il 1934 le tribune vennero ingrandite e ricostruite in materiale metallico. Nel 1993 sul lato meridionale fu costruita e inaugurata la tribuna stabile coperta, in cemento e vetroresina. Dal secondo dopoguerra l’impianto è intitolato alla memoria di Romeo Galli (1872-1945), bibliotecario, amministratore pubblico ed esponente di spicco del Partito Socialista Italiano in ambito cittadino.

Chi era Romeo Galli?

Nasce a Imola il 10 dicembre 1872. Da giovanissimo all’età di circa 16 anni si avvicina alla vita politica della città divenendo negli anni una figura di spicco del movimento socialista imolese. Formatosi sotto la guida e l’esempio di Andrea Costa e Luigi Sassi, Galli rappresenta insieme ad Antonio Graziadei, Anselmo Marabini, Giuseppe “Cita” Mazzini e Raffaele Serrantoni la nuova generazione socialista imolese. Ottenuta la licenza tecnica, dal 1890 è aiuto bibliotecario presso la Biblioteca comunale di Imola e ne diventa direttore reggente dal 1895 al 1898 e poi direttore sino al 1938, quando lascia l’incarico per raggiunti limiti di età. All’attività di bibliotecario affianca la sua attività politica rivolta soprattutto alla costituzione e alla diffusione delle cooperative di lavoro e di mestiere. Nel 1900 è tra i promotori della Camera del lavoro di Imola e nel 1903 fonda il Magazzino generale cooperativo di consumo di Imola che presiede per oltre vent’anni. Pubblicista, collabora con i giornali socialisti locali “Il moto” e “La lotta” ed è redattore capo de “Il momento”, settimanale della sezione socialista imolese la cui pubblicazione inizia l’1 gennaio 1897. Durante il Ventennio si ritira dalla scena politica e al lavoro in biblioteca affianca l’attività di studioso. Muore a Imola il 27 maggio 1945. Sulla propria lapide aveva chiesto di scolpire la definizione “bibliotecario comunale e cooperatore”.