Scopriamo la storia dei due club romagnoli in lotta per i playoff di basket
Il basket in Romagna ha sempre trovato terreno fertile. Ora ci sono due squadre del nostro territorio che si stanno giocando la promozione in serie A2 e che sono una contro l’altra nel secondo turno dei playoff. RivieraBanca Rimini e Raggisolaris Faenza sono pronte per darsi battaglia, martedì 31 maggio, in gara-2 dopo che il primo incontro è stato vinto dai biancorossi.
Gli inizi del basket a Rimini
Sebbene si consideri ufficialmente e comunemente il 1947 come anno di fondazione della società, la nascita del club avvenne di fatto nel 1950 con la creazione della sezione cestistica della polisportiva Libertas Rimini, che si iscrisse al campionato di Serie C. All’epoca la sede societaria era – e lo fu anche per i successivi decenni – un edificio di via Dante che fino al secolo precedente svolgeva la funzione di cappella religiosa, mentre il primo campo da gioco era rappresentato da uno spazio all’aperto situato proprio in prossimità della sede. Nella stagione 1963-64 la squadra, guidata dal ventisettenne Filippo “Pippo” Manduchi nella doppia veste di giocatore e di allenatore, iniziò a giocare i propri incontri casalinghi presso uno spazio adibito a palestra rappresentato dalla Sala Mostre del Teatro Galli. L’anno successivo, con Dido Guerrieri al suo unico anno da allenatore di Rimini, la squadra arrivò vicina per la prima volta alla promozione in seconda serie, obiettivo sfumato solo alla fase interregionale contro Genova. Nei tre anni a seguire il tecnico fu l’ex nazionale Luigi Rapini, poi nel 1968-69 Manduchi tornò per un anno ad avere il ruolo di allenatore-giocatore. Nel 1969-70 il tecnico Lelli venne esonerato a stagione in corso e sostituito dal professor Gian Luigi Rinaldi, insegnante di educazione fisica alla scuola media “Panzini”: egli allenò dal 1960 al 2002 occupandosi prevalentemente delle squadre giovanili, tuttavia nel 1971-72 condusse la prima squadra alla conquista della prima storica promozione dalla Serie C alla Serie B dell’epoca. L’esordio nella seconda serie nazionale coincise anche con l’avvento del primo sponsor, l’azienda di cucine Sarila, destinata a campeggiare sulle maglie riminesi per otto anni. Al debutto in Serie B Rimini si salvò, ma altrettanto non riuscì a fare l’anno successivo, quando la squadra non solo retrocedette in Serie C per via del penultimo posto in classifica, ma fu addirittura punita con la Serie D d’ufficio a causa del tentativo di illecito con il playmaker del G.D. Bologna Di Nallo, il quale sarebbe stato contattato per influenzare (inutilmente) il risultato dell’importante partita contro i felsinei. Per la ripartenza dalla Serie D venne ingaggiato come allenatore Alberto Bucci, che nel giro di un anno riuscì a riportare la squadra in Serie B grazie anche al regolamento dell’epoca che consentiva un doppio salto di categoria.
La storia del basket a Faenza
2006-2015: solo nove anni hanno impiegato i Raggisolaris per salire dalla Prima Divisione di basket alla Serie B. Sono state davvero bruciate le tappe! Il progetto Raggisolaris nasce nel 2006 da un’idea di Filippo Raggi e Andrea Baccarini. I due, amici da sempre e appassionati di basket fin da bambini, decidono di dare vita ad una polisportiva che possa contenere al suo interno molte realtà sportive, un modo per coinvolgere ragazzi e ragazze di tutte le età con una passione comune: lo sport. Dopo aver vinto all’esordio il campionato di Prima Divisione, i Raggisolaris si fanno le ossa per qualche anno in Promozione, raccogliendo un pubblico sempre più numeroso. La svolta determinante per quel che riguarda il basket si ha nell’estate 2011 con la nascita dell’Holding Basket Club Faenza che comprende, oltre la prima squadra, il settore giovanile del Basket 95. Lo scopo è quello di riportare in città la pallacanestro di livello, attraverso un progetto che coinvolga anche i tifosi e le aziende del territorio. La lunga cavalcata del campionato 2011-12 si conclude con lo spareggio promozione contro la Tema Bologna, disputatosi a Castel San Pietro, con centinaia di faentini presenti ed entusiasti per festeggiare l’arrivo in Serie D. L’anno successivo, la squadra riesce a calarsi al meglio nella nuova serie. L’ottimo girone di andata permette ai manfredi di occupare fin da subito il vertice, tanto che si inizia a pensare ai playoff, obiettivo già molto ambizioso per una neo-promossa, poi al primo posto, che garantisce la promozione diretta alla Serie C. Pur contro avversari forti e determinati, i Raggisolaris dimostrano di avere qualcosa in più: potremmo chiamarla, in senso buono, “fame”. “Fame” di basket ad alto livello, che a Faenza mancava da tanti anni.