Renato durante la festa della Valsanterno
Oggi ha 95 anni, ha dedicato una vita al mondo del pallone.

A 95 anni va ancora tutte le domenica al campo per vedere le partite della sua squadra

Il calcio nella Vallata del Santerno ha un nome ed un cognome: Renato Pozzi. Oggi ha 95 anni ma è ancora legato al mondo del pallone, va al campo a vedere le partite e ricorda con piacere gli anni in cui è stato presidente prima della Libertas Valsanterno e poi della polisportiva Borgo Tossignano.
«Ho fatto il presidente per ben 32 anni. Ci sono state tante vittorie e qualche retrocessione – Renato Pozzi racconta il periodo in cui era alla guida della società -. Tutti i ragazzi che sono passati da Borgo Tossignano e che incontro ancora oggi per strada mi salutano e mi abbracciano con piacere».

Qualche aneddoto di quando era presidente

« Ho sempre cercato di mantenere il bilancio della società in attivo e non ho mai voluto fare dei debiti, proprio per questo ero un po’ tirchio con i ragazzi. Quando venivano da me per chiedermi un rimborso spese non ho mai superato le 50, 100 o al massimo 150 mila lire. A loro ho sempre detto: «Il mio budget è questo, se ti va bene ok se no amici come prima». Ancora oggi mi raccontano che li pagavo sempre con delle carte da 10 mila lire e che se gliene dovevo 100, già quando arrivavo a 90 iniziavo a storcere il naso se quel mese non avevano giocato bene » .

L’amore per il calcio continua

« Tutte le domenica, sia in casa che in trasferta, vado a vedere le partite della Valsanterno. Nelle scorse settimane sono stato anche a San Marino. La squadra la seguo sempre per passione. Quand’ero presidente dedicavo tutto il weekend al calcio ed è uno dei motivi per cui sono riuscito a mantenermi in forma. Il sabato partivo in macchina con i ragazzi delle giovanili per andare a seguire la Juniores mentre la domenica c’era la prima squadra » .