Portò la prima fiamma olimpica del dopoguerra nel salone comunale
Una foto storica di Normando Valli (forlìtoday.it)

Il 24 luglio del 1948 fu l’ultimo tedoforo a Forlì, portando la fiamma delle prime olimpiadi del dopoguerra nel salone comunale

Questo il racconto riportato in “Usfadè” di Gioiello e Zambelli di quella storica serata:Migliaia di forlivesi sono convenuti in piazza Saffi per accogliere la fiaccola olimpica che sta risalendo la penisola, diretta a Londra, dove si svolgeranno i “Giochi della XIV Olimpiade Moderna”. L’arrivo è previsto verso la mezzanotte: l’evento è straordinario[…] improvvisamente, tutto si ferma: da corso della Repubblica giunge l’eco di voci e di emozioni che accompagna e preannuncia l’arrivo del fuoco acceso in Grecia […] tedoforo dell’ultima frazione è Normando Valli, “azzurro” di atletica leggera […] Vola […] Entra in piazza accolto da un’ovazione. Supera a passo leggero lo scalone del Palazzo Municipale. Fa ingresso nella sala Comunale e trasmette la fiamma al tripode che illuminerà l’intera notte forlivese. La manifestazione volge al termine, ma la gente continua a restare nella grande “arena” per assaporare tutta la magia dell’avvenimento di cui è stata protagonista”.

Chi era Normando Valli

Normando Valli è stato veramente uno sportivo, un campione dell’Atletica a livello nazionale, certamente gloria dell’Atletica Leggera.
Dal 1943 per 10 anni è stato uno dei più forti atleti italiani sugli 800 metri, sconfinando ultimamente e con meno fortuna sui 1000/1500 metri.
A conflitto terminato riprese l’attività agonistica conseguendo sempre risultati di primissima importanza in campo nazionale, tanto da meritare dì essere selezionato a fare parte della squadra azzurra a Budapest nel triangolare di atletica Ungheria-Cecoslovacchia-Italia.

Altro momento memorabile per Valli fu nell’estate 1948 quando fu scelto come tedoforo nella frazione culminata in piazza Saffi, gremita da un pubblico entusiasta, nel tragitto della Fiaccola Olimpica da Atene a Londra sede dell’Olimpiade.
Terminata l’attività agonistica da vero sportivo fornì la sua opera come contabile, vista la sua lunga carriera presso l’ufficio ragioneria del Comune di Forlì, a due importanti Presidenti quali “Vulcano” Bianchi (Calcio Forlì) e Amerigo Fabbri (Polisportiva Edera).
In tanti lo ricorderanno come il segretario della Polisportiva Edera, incarico ricoperto per 40/anni, per la sua disponibilità, il suo sorriso, il suo altruismo.