Sport diffuso in romagna e praticato negli sferisteri
Un disegno degli strumenti utilizzati per praticare questo sport (centoconsorti.it)

Andiamo alla scoperta del regolamento di uno sport molto praticato in Romagna parecchi anni fa

Della Palla al Bracciale, delle sue origini e di dove veniva praticato, ve ne avevamo già parlato in un articolo pubblicato sul nostro sito. Questa volta, però, vogliamo parlarvi del suo regolamento.

Il gioco viene praticato da due squadre contrapposte che si sfidano in un campo (solitamente uno sferisterio) mediamente di m. 80 x 18 con un muro di ribattuta alto circa 20 metri.
La palla in cuoio utilizzata pesa circa 350 grammi ed è colpita con un bracciale di legno, generalmente ottenuto da un unico pezzo di sorbo, munito di sette file contornate di punte di corniolo.
Ogni formazione è composta da tre giocatori chiamati battitore, spalla e terzino. Al battitore spetta il compito di iniziare la partita colpendo la palla che gli viene lanciata con tempismo e precisione dal mandarino, mentre la spalla e il terzino devono rimandare la palla.
Ogni partita è divisa in frazioni dette “trampolini” che solitamente comprendono quattro “giochi”. L’intero incontro è costituito da tre “trampolini” e la vittoria spetta alla squadra che totalizza il maggior numero di giochi.

Come si fanno i punti

I punti si possono fare in quattro modi differenti: se il pallone oltrepassa in “volata” il limite del campo avversario, se il pallone (sorpassata la metà del campo) non viene raccolto dall’avversario, se l’avversario manda il pallone fuori dai lati maggiori o se l’avversario non manda il pallone oltre la propria metà campo.