Nate da un’idea di due fratelli emiliano-romagnoli, sono diventate un simbolo del mondo del calcio
Le figurine Panini sono un orgoglio Made in Italy che ha fatto appassionare milioni di italiani, dai più piccoli fino agli adulti. La loro storia si intreccia inevitabilmente con lo sviluppo del calcio tricolore: dalle foto dei calciatori nelle pose più strade, fino alle pose perfette a cui siamo abituati oggi.
La Panini venne fondata nel 1961 grazie alla brillante idea degli omonimi fratelli Giuseppe e Bruno. I due, che erano già titolari dal 1945 di un chiosco a Modena e dal 1954 di un’agenzia di distribuzione di giornali, decisero di produrre figurine di calciatori.
La prima edizione fu caratterizzata dalla Milano calcistica: il colpo di testa del rossonero Nils Liedholm fu il protagonista della copertina dell’alum, mentre la prima figurina stampata fu quella di Bruno Bolchi, capitano dell’Inter di quel periodo.
Nel 1963 subentrarono nella gestione altri due fratelli Panini, Umberto e Franco. Gli anni ’60 videro un continuo miglioramento dell’album: vennero introdotti i giocatori di Serie B e C e vennero create delle antologie a fine album dedicate ai Mondiali e alle coppe europee. Le figurine erano fotografie in bianco e nero, colorate a mano. Questo però poco importava agli appassionati di calcio: gli eroi delle partite, che ai tempi venivano dalla maggior parte ascoltate alla radio, cominciarono finalmente ad assumere un volto.
Negli anni ’70 si passò dalla colla all’autoadesivo, rendendo più facile la collocazione all’interno dell’album. Non manca la sezione dedicata agli arbitri. La novità del decennio è però l’introduzione della doppia prospettiva: i calciatori vengono immortalati sia in primo piano che in azione. All’interno dell’album trovano spazio allenatori, foto di gruppo e la panoramica degli stadi.
Le figurine Panini e la Romagna
In oltre sessant’anni di storia, sugli album delle figurine Panini sono finiti anche stemmi e volti di giocatori ed allenatori che hanno indossato le maglie di alcune squadre della Romagna come ad esempio Cesena, Rimini, Imolese, Forlì e Ravenna.