Si esibiranno durante la festa medievale di Brisighella
Les Danseuses de Sheherazade (Le danzatrici della luna ) questo è il nome dell’affiatato gruppo di danze orientali e Tribal ATS di Città di Castello. Ormai da anni il gruppo si è consolidato facendo convergere questa passione in un vero e proprio gruppo spettacoli. Prove settimanali per tutto l’anno, continui aggiornamenti e nuove idee per proporre coreografie sempre nuove sono il segreto di questo gruppo di danzatrici dal sapore orientale. Non solo l’attenzione alle coreografie, ma anche la cura degli abiti e dell’aspetto sono punti focali delle ragazze. Ogni coreografia è studiata ad hoc, perfezionando i passi ed abbinandoli ai più svariati stili di danze, così i costumi scena scelti o cuciti per il tema dello show. Ogni anno Les Danseuses de Sheherazade si esibiscono in teatri, tv , locali e piazze , fiere e manifestazioni culturali , rievocazioni storiche e rassegne internazionali. Nella stagione 2018\19 Les Danseuses hanno ballato in tutta Italia, dal Trentino fino alla Campania, toccando con i loro spettacoli quasi tutte le regioni. Il gruppo Les Danseuses de Sheherazade ha partecipato anche alla stagione 2019 di “Italia’s got talent” e come ospiti al programma “I soliti Ignoti, edizione 2019” presentato da Amadeus.
Un po’ di storia
Nel Medioevo donne di “straordinaria bellezza” venivano acquistate al mercato degli schiavi o venivano rapite come bottino di guerra. Tra le schiave (Indiane, Turche, Etiopi, Armene, etc.) che venivano portate nei palazzi di uomini potenti, Cali#, Sultani e ricchi mercanti, alcune, le AWALIM si dedicavano al canto ed al ballo ed altre, le meno fortunate, ai lavori domestici. Il padrone dell’harem le a#dava ad esperti maestri che insegnavano loro a cantare, ballare, a recitare poesie, a suonare strumenti musicali ed anche a conoscere la medicina, l’astronomia ed altre scienze indispensabili in quel periodo. Le AWALIM danzavano sempre a volto coperto e rimanevano esclusivamente all’interno dei palazzi e insieme ballavano lontane da sguardi di estranei.
Emerge però un altra fugura, quella delle GAWAZEE ,donne forti e ribelli, che si oppongono alla condizione di schiavitù delle AWALIM danzando a volto scoperto nelle strade. Le gawazee ( “zingara”) si pensa appartenessero ad una Cabila (tribù di berberi o beduini del nord Africa e Arabia) di dubbia provenienza, parlavano anche una lingua segreta, il sim. Erano donne molto eccentriche che si tingevano i capelli con l’hennè, si truccavano il volto e si delineavano gli occhi con l’antimonio. Non avendo una fissa dimora erano costrette a cucirsi addosso i loro gioielli in modo che nessuno potesse derubarle, indossavano braccialetti, pendenti alle orecchie e piccoli cerchi d’oro al naso, anelli alle mani e alle dita dei piedi e collane di perle al collo. Danzavano durante le feste, celebrazioni, per la strada o di fronte ai ca4è e risiedevano in quartieri speciali della città. Oltre a dedicarsi al ballo e al canto avevano altre attività come il disegno di tatuaggi e la preveggenza tramite conchiglie e sabbia; tuttavia, col passare del tempo la danza mediorientale antica si è evoluta in una serie di sotto-stili di danza interpretativi compatibili con la musica e le immagini moderne. Il nuovo millennio ha portato una rinascita dell’interesse popolare per la sottocultura gotica e per i motivi dell’arte gotica nella danza, e un nuovo stile interpretativo, la danza del ventre gotica, è stato portato alla ribalta. L’origine di questo nuovo stile accosta lo stile antico della danza mediorientale rivisitato in chiave moderna adottando stili di costumi che incorporano temi vittoriani, vampiri, cabaret oscuri e altri temi visivi legati alla sottocultura gotica.