Andiamo alla scoperta dei luoghi dove praticare questo sport nella nostra zona
Dopo le rubriche dei sentieri e delle mountain bike, è arrivato il momento di parlare di arrampicata. Questo è soltanto il primo articolo di una lunga serie dove vi racconteremo i percorsi e i luoghi in cui praticare questo sport in Romagna.
Andiamo con ordine però e iniziamo spiegandovi cosa sono le falesie. La falesia è una costa rocciosa, con pareti a picco, alte e continue, il cui aspetto è frutto di una lunghissima evoluzione durata migliaia di anni. La notorietà di questo termine è andata di pari passo con la diffusione dell’arrampicata intesa come sport e non come unico modo per raggiungere una cima.
Si distinguono due tipi di falesie:
- falesie “morte” o inattive. La spiaggia le separa dal mare;
- falesie “vive” o attive. Sono battute direttamente dal mare.
Ogni falesia può avere differenti caratteristiche e varia in base alla tipologia di roccia da cui è composta:
- granito;
- calcare;
- arenaria, ecc.
In arrampicata, per falesia si intende una fascia rocciosa, di norma intesa come sito di arrampicata, ossia area per la pratica dell’arrampicata sportiva.
Viene definita Arrampicata Sportiva la disciplina sportiva individuale che consiste nell’arrampicata naturale (cioè senza l’ausilio di mezzi artificiali utilizzati per la progressione) a scopo agonistico, amatoriale e di educazione motoria, svolta sia su pareti naturali o artificiali lungo itinerari controllati dalla base, sia su blocchi opportunamente attrezzati.
La protezione con la corda e rinvii in parete (falesia o artificiale) è obbligatoria e deve rispondere a regole di assoluta sicurezza per l’incolumità dei praticanti. Nell’attività sui blocchi, la cui altezza non deve superare quella stabilita dalle norme internazionali, la sicurezza deve essere garantita da materassi para cadute, posti alla base dei singoli tracciati.
I limiti di sviluppo in altezza degli itinerari attrezzati tracciati in parete, sia in gara che in allenamento e per la didattica, sono definiti dalla possibilità di assicurazione dell’atleta, amatore o allievo, da parte di un assistente (compagno o istruttore) che ha il compito di controllarne la progressione rimanendo alla base della parete sia nella arrampicata da primo di cordata (corda dal basso) sia in quella in moulinette (corda dall’alto). Ai fini didattici e di allenamento, è ammessa l’assicurazione con recupero diretto dall’alto limitatamente al termine del primo tiro di corda come definito al punto seguente.
Lo sviluppo del tiro di corda unico è vincolato alla lunghezza standard delle corde per arrampicata sportiva esistenti in commercio e omologate; tale lunghezza deve comunque sempre consentire la calata con assicurazione dal basso oppure la calata in doppia per una sola lunghezza.
… e ora che vi abbiamo spiegato alcune nozioni tecniche e dettagliate, dai prossimi numeri inizieremo a scoprire quelli che sono in Romagna i punti migliori dove fare arrampicata.