Tutto ebbe inizio nel 1884
A Forlì si è incominciato a parlare di ginnastica nel lontano 1884, quando un gruppo di appassionati di tale sport, entusiasti della notevole attività che si svolgeva in altre città dell’Emilia – a Bologna con la “VIRTUS”, a Modena con la “PANARO”, a Carpi con le “PATRIA”, a S.Giovanni in Persiceto con la “PERSICETANA” – si faceva promotore per costruire a Forlì un sodalizio che avviasse allo sport ginnastico i giovani forlivesi. Tale sodalizio, subito costituito, prese il nome di “ROMANELLO DA FORLI’”, a memoria del guerriero che, insieme ad altri italiani, capitanati da Ettore Fieramosca, batté i francesi nella disfida di Barletta.
Alla presidenza fu chiamato Cesare Rocchetti. La nuova società, per merito di attivi dirigenti, fece rapidi progressi e i suoi ginnasti allievi ottennero subito notevoli successi nelle gare regionali, suscitando entusiasmo nell’ambiente cittadino, tutto preso da questa nuova forma di attività sportiva.
Ma dopo i primi entusiasmi, la Società non poté reggersi a causa degli scarsi mezzi finanziari e dovette limitare e poi cessare ogni attività. Il periodo di stasi, però, non fu lungo e dopo qualche anno gli stessi dirigenti ricostruirono un nuovo Sodalizio che prese il nome di Società Ginnastica “FORTI E LIBERI”, su basi economiche più stabili. Questo avvenne nel 1898 e dal 1901 la Società risulta sempre affiliata alla Federazione Ginnastica d’Italia.
I ginnasti migliori di quel tempo si chiamavano: Pentolini, Zinanni, Parri, Armuzzi, Lombardi, Rafucci Alfiero ed Alvaro, Mambelli, Bonardi, Zanella, Zoli, Viarani, Mischi, Lombardini, Zampighi, Basini, Rolli, Vasi, Massari, Fabbri, Cicognani, Danesi, Spallicci, Camerani, Zauli, Casadei, Montevecchi, Bendandi, Radice, Cimatti, Zanotti, ed altri ancora dei quali, purtroppo, ci sfuggono i nomi.
Sia nella “Romanello” che nella “Forti e liberi”, ad istruire i ginnasti venne chiamato il prof. Cesare Archetti, valoroso istruttore e dirigente che seppe dare al nuovo Sodalizio un impulso veramente notevole e tale incarico, il prof. Archetti, lo mantenne per molti anni. In seguito, però, dovette lasciarlo a causa del gravoso orario scolastico, perché era professore nelle scuole tecniche, sicché alcuni giovani si fecero avanti per sostituire l’esimio insegnante
La scelta cadde, verso il 1910, su di un valente ginnasta, Arnaldo Basini che per assiduità, bravura agli attrezzi e notevole forza di comando, si era dimostrato il più adatto alla sostituzione. Sotto la direzione del prof. Basini, la “Forti e liberi”, prese parte a numerosi concorsi sia in Italia che all’estero, ottenendo ottimi risultati individuali e di squadra. Fra l’altro, va segnalata la magnifica vittoria di Gualtiero Lombardini nel pentatlon reale di Genova nel 1914.
La prima guerra mondiale vedeva la Società in piena efficienza, ben presto interrotta per la requisizione della palestra di Via Campostrino e per la chiamata alle armi di numerosi soci e ginnasti, molti dei quali, purtroppo, rimasti sul campo di battaglia o ritornati feriti, ammalati o mutilati.
Alla fine del conflitto la “Forti e liberi”, sotto la presidenza di validi cittadini, quali il Comm. Silvio Lombardini, padre di Gualtiero caduto in guerra, il Comm. Francesco Melli, il comm. Romanini, il Dr. Sangiorgi, il Prof. Fratti, l’Ing. Madonia venne ricostituita in varie Sezioni (Ginnastica, Atletica leggera e pesante, Calcio, Pugilato, Ciclismo, Tiro a volo), col nome di Unione Sportiva “Forti e Liberi”, e in breve in Forlì si sviluppò una magnifica attività in tutti questi sport.
Negli anni che seguirono la prima guerra mondiale, la Società dovette cambiare il nome in Associazione Sportiva “FORLI”, perché quell’accenno alla libertà non era troppo gradito ai politici di allora. Quindi A.S. Forlì sino al 1945, dopodiché la Società riprese il vecchio glorioso nome di U. S. “FORTI E LIBERI”.