Una serie di gare motociclistiche primaverili che vennero disputate sui circuiti cittadini della riviera
La Mototemporada Romagnola fu una serie di gare motociclistiche primaverili che, tra il 1945 e il 1971, vennero disputate sui circuiti cittadini della riviera e dell’entroterra romagnoli, come Milano Marittima, Lugo, Cesenatico, Rimini, Riccione e Cattolica, cui si aggiunse, dal 1950, la gara “foranea” di Modena. Il termine “Mototemporada” è mutuato dallo spagnolo “Moto temporada” che significa “stagione motociclistica”.
La storia
Già alla fine degli anni cinquanta le gare della “Mototemporada” verranno inserite nel calendario delle competizioni valevoli per il Campionato Italiano Seniores ed assumeranno sempre maggiore rilievo sulla stampa nazionale ed estera, fino ad essere considerate, nella seconda metà degli anni sessanta, il prologo del Campionato Mondiale.
Nate nel secondo dopoguerra con l’organizzazione volontaristica di vari motoclub della zona e con l’utilizzo di mezzi spesso di fortuna, le manifestazioni rappresentarono il simbolo della rinata voglia di vivere del popolo Romagnolo dopo gli orrori della guerra e riscontrarono un tale successo di pubblico da divenire, in brevissimo tempo, un imprevisto quanto importante veicolo pubblicitario. La prima gara di questo tipo fu organizzata sul circuito cittadino di Tortoreto degli Abruzzi, dove si svolse il 4 agosto 1945, rappresentando l’evento che segnò ufficialmente la ripresa dell’attività motoristica sportiva in Europa.
Le partecipazioni
Nelle sue varie edizioni, la “Mototemporada” venne frequentata, in veste ufficiale o semi-ufficiale, da molte squadre di alto rilievo come MV Agusta, Benelli, Norton, Gilera, Bianchi, Aermacchi, Matchless, Moto Morini, AJS, Mondial, Ducati, Yamaha, LinTo, Paton e Honda, solo per citarne alcune. Si sfidarono, sui circuiti cittadini della riviera romagnola, piloti come Agostini, Pasolini, Provini, Pagani, Bergamonti, Spaggiari, Parlotti, Grassetti, Francesco e Walter Villa, Buscherini, Perrone, Patrignani e tantissimi altri piloti italiani, senza dimenticare la nutrita pattuglia dei piloti stranieri.