L’esposizione storico-filatelica con i materiali del collezionista Nevio Santandrea si terrà dal 12 al 30 aprile
La foto di Manuel Fangio che il 25 luglio del 1957 collauda la Maserati 250 F.1 sul circuito di Imola, alla curva della Rivazza, è solo una delle tante ‘chicche’ che impreziosiscono la mostra storico-filatelica dal titolo “La Formula Uno sulle rive del Santerno” organizzata dal Circolo Filatelico Numismatico “G. Piani” di Imola, con il patrocinio del Comune di Imola, dal 12 al 30 aprile, nella prestigiosa Sala del Gonfalone del municipio (via Mazzini 4). In occasione del “Formula 1 Rolex Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna 2022”, in programma dal 22 al 24 aprile all’autodromo internazionale “Enzo e Dino Ferrari” di Imola,il Circolo ‘G. Piani’ ha voluto esporre una selezione di materiali, tutti originali, della collezione del proprio socio, l’imolese Nevio Santandrea, inerenti la storia della F.1 ad Imola.
La storia raccontata in mostra comincia ben prima dell’avvento della F. 1 ad Imola, che ha preso avvio nel 1980, con il 51.o Gran Premio d’Italia (preceduto l’anno prima da una gara di F.1 non valida per il campionato, vinta da Niki Lauda), poi dal 1981 fino al 2006 come Gran Premio di San Marino. Si parte con il ‘Certificato azionario di N. 1 azione’ emesso dall’ESTI (Ente sportivo turismo imolese) per finanziare la costruzione del circuito, all’inizio degli Cinquanta, per arrivare alle cartoline con annullo postale relative al Gran Premio di F. 1 del 2021, passando per la locandina del primo Gran Premio dell’autodromo di Imola “conchiglia d’oro SHELL” del 20 giugno 1954. In mezzo, raccolti all’interno di una cinquantina di bacheche, ecco decine di locandine, cataloghi delle manifestazioni, pass, accrediti, foto, annulli postali e cartoline tutte appartenenti alla collezione di Nevio Santandrea, con i cataloghi di tutti i Gran Premi di F.1 svoltisi ad Imola. Spiccano la foto di Jim Clark, su Lotus M 25 Climax V. 8 impegnato alla curva delle Acque Minerali, nel Gran Premio di F.1 del 21 aprile 1963 e un Giacomo Agostini concentrato alla partenza della 200 Miglia del 6 aprile 1975. Merita attenzione anche la riproduzione in cartolina del dipinto del pittore imolese Anacleto Margotti dedicato alla curva della Rivazza, con la sbarra che ne impediva la piena percorrenza, sempre nel 1963, quando il circuito per certi tratti era ancora aperto alla circolazione stradale e non completamente chiuso, come avvenne decenni dopo.