Ogni palestra romagnola era dotata di questo attrezzo ginnico che veniva spesso utilizzato nelle ore di educazione fisica a scuola
La cavallina. Chi se la ricorda? Ma soprattutto, chi la sapeva saltare? Era l’incubo degli studenti di tutta la Romagna. In ogni palestra era lì, pronta per essere a disposizione nelle ore di educazione fisica. Al giorno d’oggi, l’attrezzo ginnico non viene più utilizzato come un tempo ma il suo fascino è rimasto invariato.
Nello specifico, si tratta di un attrezzo da ginnastica, costituito da un parallelepipedo di legno a bordi arrotondati, imbottito di crine e ricoperto di cuoio, sostenuto da quattro gambe allungabili per variarne l’altezza. E’ usato soprattutto per l’esecuzione di esercizî di volteggio. Il salto si esegue appoggiando le mani sulla schiena del compagno e saltandogli sopra, allargando le gambe per evitare di toccarlo.