Un folto gruppo di soldati americani sbarcò a Porto Corsini portando con sé reti e palloni
Oggi vi raccontiamo una storia di circa un secolo fa. Siamo a Ravenna, siamo a luglio e corre l’anno 1918. Un folto gruppo di soldati americani, pronti ad aiutare gli italiani e i loro alleati nella Prima Guerra Mondiale, sbarca alla base idrovolanti di Porto Corsini portando con sé anche reti e palloni da pallavolo, sport che gli USA avevano inventato nel 1895.
Questo “gioco con le mani” si diffuse ben presto in città all’interno del Ricreatorio Arcivescovile di via Nino Bixio, punto d’incontro di tanti ragazzi che giocavano cercando di dimenticare gli orrori della guerra. Sotto la guida di Angelo Costa, e con l’aiuto di Orfeo Montanari, nacque la Robur. La realtà ravennate dimostrò fin da subito di essere molto competitiva ed in grado di misurarsi alla pari con le altre formazioni pallavolistiche italiane.
La conquista dei primi scudetti
Il 1946 è l’anno del primo campionato italiano Fipav e del primo scudetto di Ravenna. La Robur, con Costa in panchina, infilò una vittoria dietro l’altra compresa quella in finale contro il Borsalino Alessandria, battuto 2-0. I ravennati, negli anni a seguire, dimostrarono di non avere rivale ripetendosi anche nel 1947, 1948, 1949 e 1952.