A Riolo Terme, è diventato da decenni un appuntamento fisso nel mese di agosto
Un gesto di devozione che si rinnova per il 44° anno. È il tradizionale pellegrinaggio diocesano al santuario di Ghiandolino che si è tenuto nella prima mattina del 15 agosto per festeggiare l’Assunzione della Madonna. Il pellegrinaggio a piedi, proposto da Comunione e Liberazione, quest’anno è stato impreziosito dalla testimonianza della professoressa Emilia Guarnieri, di Rimini, per tanti anni presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli.
Il Santuario viene eretto nel 1970 su progetto dell’architetto Luciano Lullini. Il culto dedicato alla Madonna della Misericordia, venerato sotto questo titolo nel santuario, è uno dei più recenti nella diocesi di Imola. L’immagine è stata ritrovata nel 1868 in una casa detta la Cardinaletta, situata nella parrocchia di Ghiandolino. Quell’anno una contadina, Margherita Galloni in Sangiorgi, è stata prodigiosamente guarita dalla Madonna apparsale in sogno. Piena di gratitudine inizia a cercarne un’effigie per meglio onorarla ed ha così un secondo sogno in cui la Madonna l’avverte che avrebbe trovato l’immagine in casa; ne segue un terzo in cui le viene indicato dove reperirla esattamente. Si è ipotizzato che la tela raffigurante la Madonna sia una parte di un quadro di maggiori dimensioni oppure che sia un dipinto trafugato dai soldati napoleonici e dimenticata in uno scantinato. In ogni caso si tratta di un frammento di una tela più grande e i segni dello strappo sui bordi lo attestano. I prodigi legati all’effigie contribuiscono a far crescere il numero dei fedeli e dei pellegrini e dopo che la devozione alla Madonna ottiene il riconoscimento ufficiale da Mons. Tribbioli, si procede con la costruzione del santuario ad ella dedicato. Autore del progetto è l’architetto Luciano Lullini e l’edificio, che misura 10×5 metri e che è rivolto verso ovest, è collocato su un’amena collina, a 208 metri s.l.m. e distante da Imola circa 8 km. Il Santuario è costituito da un corpo unico a struttura verticale, preceduto da un porticato; accostato ad esso vi è la sacrestia di forma rettangolare. Al suo interno si possono ammirare opere in ceramica di Sergio Gioghi, fra cui una Crocefissione con Maria, un’Annunciazione e i pannelli della Via Crucis; il dipinto ritraente la Madonna della Misericordia, di dimensioni pari a 50×40 cm e risalente al XV secolo, è invece posto in un’ancona di legno a due ante di fianco all’altare. Altra opera degna di menzione è una tela raffigurante la Beata Vergine del Rosario attribuibile al Gottarelli.