Un tratto a Fusignano
(labassaromagna.it)

Una pedalata di circa 26 chilometri che toccherà luoghi storici della Romagna

Bizzuno nell’ambito del progetto «Canale dei mulini slow» è in programma per domenica 24 aprile la pedalata della libertà. Si tratta di una biciclettata aperta a tutti di circa 26 km, con partenza alle 9 dal parco di Bizzuno. Si passerà dall’aviosuperficie Lyra34, in via caduti del Palazzone e si farà visita al museo Raf – Romagna air finders di Fusignano; pranzo a menu fisso all’agriturismo Mulino 18 (tagliere romagnolo, bis di primi, acqua, vino e caffè) e alle 15 rientro a Bizzuno per un evento spettacolo in collaborazione con Musicalenta. L’iniziativa si terrà al centro civico di Bizzuno in piazza del Parco ed è aperta a tutti (non solo ai partecipanti della pedalata). Si parlerà del progetto di sviluppo territoriale e turistico attraverso le vie dell’acqua (Canale dei mulini slow) e dei prossimi eventi; interverranno rappresentanti dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e del Consorzio di bonifica della Romagna occidentale.

La storia

Il Canale dei Molini, realizzato in epoca medievale per fornire adeguata potenza idraulica alle macine dei mulini cittadini, parte da una chiusa sul Senio poco sopra Castelbolognese e scorre lungo la pianura per circa 40 km, attraversando numerosi centri abitati, fino ad immettersi nel canale di bonifica destra Reno.

Il Canale rappresenta un collegamento naturale fra due grandi parchi, il Parco della Vena del Gesso Romagnola e il Parco del Delta del Po, due ambienti naturali diversi, uno di collina e uno di pianura con zone umide.
L’Area di riequilibrio ecologico Canale dei Molini di Lugo e Fusignano è un punto di osservazione privilegiato del paesaggio della centuriazione romana, conservatosi ottimamente nella campagna lughese. Una via di comunicazione particolarmente adatta alle biciclette ed ai pedoni che comprende il Parco del Lotol’Ex Cava Gattelli, il Bosco di Fusignano, la Riserva di Alfonsine.

Il progetto, elaborato dall’Amministrazione Provinciale di Ravenna nel 1990, prevede l’utilizzo del Canale dei Molini come strumento di collegamento delle aree di interesse naturalistico presenti lungo il suo corso o nelle immediate vicinanze, utilizzando così il corso d’acqua come dorsale di un sistema di aree protette, aree di riequilibrio ecologico, corsi d’acqua minori e aree agricole di particolare interesse storico-naturalistico.