Scopriamo regole e origini di uno sport molto diffuso sulle nostre spiagge
Tra i tanti sport strani e divertenti che esistono, e che spesso si trovano a metà tra una disciplina e un’altra, uno dei più recenti e apprezzati – specie da voi giovanissimi – è il teqball.
Si tratta un misto di calcio e ping pong, ma il tavolo su cui si gioca non è piano, ma ricurvo! Si può giocare uno contro uno o due contro due, e la palla può essere colpita con qualsiasi parte del corpo tranne che con le mani e le braccia. Esiste addirittura una Federazione Internazionale di Teqball. Sono stati tanti i calciatori che si sono avvicinati al teqball, tra i quali alcuni famosissimi. In Italia si sta diffondendo in questi ultimi due anni, anche sulla spiaggia, specie nella riviera romagnola. La disciplina è stata ufficialmente riconosciuta come sport nel 2018 e adesso punta ad essere disciplina ufficiale delle Olimpiadi del 2024.
Il teqball è stato inventato nel 2012, in Ungheria, da tre persone: un ex calciatore professionista (Gabor Borsany), un uomo d’affari (Gyorgy Gattyan) e un informatico (Viktor Huszar). Borsany, insieme a Huszar, è riuscito nel 2014 ad inventare il primo tavolo da teqball, arcuato per consentire al pallone di rimbalzare bene. La nascita ufficiale di questo sport, avvenuta a Budapest con tanto di presentazione, è avvenuta quattro anni dopo la sua invenzione, ed esattamente il 18 ottobre 2016. Il brasiliano Ronaldinho, star del calcio mondiale, è diventato da subito uno degli ambasciatori internazionali del teqball.
Le regole
Le regole non sono molte, e per gran parte sono mutuate dal calcio e dal ping pong. Ogni partita di teqball si disputa al meglio dei tre set, ossia che vince la partita la squadra che conquista per prima due set (2 set a 0 o 2 set a 1). Vince il set la squadra o il giocatore (nel caso dell’uno contro uno) che raggiunge 12 punti. Così come nel tennis e nel ping pong, il giocatore ha due tentativi di servizio: se sbaglia il primo, può tirarne un altro; se sbaglia anche il secondo, si commette doppio fallo e il punto va alla squadra avversaria. Il servizio passa da una squadra all’altra ogni quattro punti. Nessun giocatore può toccare il tavolo con il corpo, cosa che succederebbe spesso se il tavolo fosse piano. Il tavolo curvo è di 3 metri per 1,7, alto 76 centimetri nel punto centrale della rete. La rete è alta 14 centimetri. La palla è realizzata in pelle ed ha una vescica di lattice con una valvola, ed ha una pressione inferiore rispetto ad un comune pallone da calcio.