Ping pong in riva al mare
(Shutterstock.com)

Sulle spiagge della nostra riviera tutti ci giocano per divertimento, ma in pochi conoscono le sue vere origini

Nelle scorse settimane vi avevamo parlato delle bocce. C’è, però, un altro sport che in Romagna e soprattutto in Riviera, attira l’attenzione di grandi e piccini: il ping pong. C’è chi ci gioca per ingannare il tempo durante le giornate estive in riva al mare e c’è, invece, chi ha scelto di far diventare il tennis tavolo una vera e propria disciplina sportiva da praticare abitualmente. Chi conosce le sue vere origini?

La nascita del ping pong

Come molti altri sport, il ping-pong nacque come passatempo dell’alta società. Fu probabilmente giocato per la prima volta in Inghilterra alla fine dell’800. Discende dal gioco del tennis e divenne popolare a cavallo del secolo col nome di tennis da tavolo. Nel 1900 fu registrato con il nome di ping-pong dalla ditta J. Jacques & Son e divenne di gran moda. A fine ’800 arrivò in Usa, più tardi in Europa centrale e di conseguenza, in Italia e nella nostra zona.

Le regole del gioco

Il tavolo da gioco, 2,74 m x 1,52, è posto a un’altezza di 0,76 metri da terra. La rete è alta 15,25 centimetri. La racchetta è rivestita da due coperture di gomma. La pallina di celluloide misura 38 millimetri di diametro e pesa 2,5 grammi. Ogni incontro prevede tre o cinque partite. Una partita viene vinta dal giocatore che arriva per primo a 21 punti, distanziando l’avversario di almeno due punti.