Fusignano
(bassaromagnamia.it)

E’ meta d’obbligo per tutti gli appassionati di aviazione e di storia bellica, espone i reperti ritrovati dagli uomini della R.a.F 

Il Museo Romagna Air Finders “Un aereo, una storia umanitaria” è meta d’obbligo per tutti gli appassionati di aviazione e di storia bellica, espone i reperti ritrovati dagli uomini della R.a.F (Romagna Air Finders). La collezione si articola in due diverse sedi espositive e presenta uniformi e oggettistica personale, vestiario, armi inertizzate, equipaggiamenti, simulacri e riproduzioni in scala 1:1, documenti e varie curiosità rigorosamente organizzate e incorniciate da grandi pannelli scenografici ed esplicativi, riassunti in un catalogo dedicato.

Nella sede del primo impianto espositivo, in pieno centro a Fusignano, sono esposti importanti reperti tra cui i resti di un Thunderbolt P47, aereo da caccia dell’esercito brasiliano recuperato nei colli della provicia bolognese, e di un Messerschmitt BF109G, aereo tedesco ritrovato nella campagna di San Bernardino di Lugo insieme ai resti del suo pilota Alfiere Capo Hans Fischer.

La seconda sede

Inoltre nel 2018 il museo ha inaugurato una seconda sede, sempre a Fusignano, in via Maiano n. 63/a. In entrambe le sedi sono raccolti reperti e cimeli di aerei e piloni caduti di in Italia nella II Guerra Mondiale: uniformi e oggettistica, equipaggiamenti e armi inertizzate, riproduzioni e documenti, tutti rigorosamente recuperati ed autentici. Dunque si tratta in larga parte di reperti ritrovati proprio dagli uomini della Romagna Air Finders, che da quel primo indimenticabile 13 Agosto 1998, ha portato alla luce ben 18 aerei abbattuti e rimasti sepolti nel sottosuolo italiano, oltre ai corpi di 8 sfortunati piloti inglesi, tedeschi, britannici e italiani, ai quali sono state celebrate le esequie funebri, con gli onori militari e data degna sepoltura.

Il Museo Romagna Air Finders dispone di supporti video e audio ed è inoltre dotato di spazi per incontri, proiezioni video, consultazione e studio.
É possibile effettuare visite guidate su prenotazione per scolaresche, gruppi ma anche semplici appassionati contattando Venieri Leo (tel. 348 6719811 – leo.venieri@libero.it) oppure Ivan Alvisi (tel. 339 8027424 – killor@libero.it)