Si praticava in campagna nell'antichità
Uno scatto di repertorio pubblicato sul sito della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali

Sport popolare e gioco tradizionale italiano di antichissime origini diffuso anche nella nostra Regione

Sport popolare e gioco tradizionale italiano di antichissime origini, diffusissimo e radicato in varie parti della penisola tra le classi popolari fino alla fine dell’Ottocento, si pratica all’aperto, in vie poco trafficate, in più persone che si spostano lungo la strada con il procedere del gioco. Nonostante i numerosi tentativi di reprimerlo, regolamentarlo o proibirlo in quanto pericoloso e di dubbia moralità (è stato considerato gioco d’azzardo per l’abbinamento frequente con le scommesse), questo gioco popolare è giunto ai giorni nostri. Oggi è regolamentato e tutelato dalla Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali e dall’European Traditional Sports and Game Association.

Le origini

In origine, il gioco consisteva nel lancio di una forma di cacio duro ed era giocato dai pastori e dai contadini che miravano a lanciarlo il più lontano possibile lungo i tratturi, favoriti dalla pendenza delle mulattiere e dai rimbalzi delle forme che a volte acceleravano o rallentavano in aria con movimenti bizzarri, secondo le acrobazie e regolarità delle leggi della fisica. Il gioco, probabilmente, era praticato già dagli antichi Etruschi: nella tomba dell’Olimpiade della Necropoli dei Monterozzi di Tarquinia è raffigurato il cosiddetto discobolo o lanciatore, la cui posizione per Pietro Gorini è in realtà quella tipica di chi stia lanciando una forma di formaggio, supportato dal fatto che l’iconografia non dà riscontri di questa posizione nei discoboli etruschi e coevi noti.
La ruzzola si praticava in varie parti d’Italia, tra cui l’Emilia Romagna. Seppure oggi le regole siano unificate, è lecito supporre che fino alla stabilizzazione della ruzzola come sport nazionale ci fossero varianti regionali o locali di cui abbiamo solo scarse notizie, a volte incerte.

Le regole

La ruzzica o ruzzola è il nome del cilindro di legno del diametro di circa trenta centimetri e del peso di qualche chilo. Viene giocato all’aperto lungo strade di campagna o lungo appositi percorsi chiamati “treppi”. Il percorso è costeggiato da difficoltà laterali lungo le quali la ruzzola può cadere e fermarsi e da pali posizionati nelle curve. Se un giocatore esce dal percorso e la ruzzola prosegue oltre il picchetto, dovrà tornare indietro e rientrare perdendo così lanci preziosi. Durante le gare ufficiali, vince chi percorre il “treppo” in meno lanci possibili. Se la ruzzola viene giocata lungo la strada, vince chi raggiunge il luogo di arrivo in meno lanci.