Ha origini antichissime. il Legato Pontificio di Forlì, nei primi anni dell’Ottocento, si fece appositamente costruire un tavolo da un artigiano locale
Il primo tavolo da biliardo di cui si ha notizia è quello ordinato da Luigi XI, sovrano di Francia, nel 1470.
Le origini di un gioco imperniato sullo scivolamento controllato di biglie sferiche su un piano liscio e orizzontale sono da taluni individuate in giochi della remota antichità, sebbene per trovare buone rassomiglianze col gioco attuale si debba attendere il XV secolo, quando in Francia comincia a diffondersi un tipo di tavolo adatto per un gioco assai simile a quello chiamato carambola.
La storia del biliardo in Romagna
Curiosamente, il gioco ebbe pronto successo tanto fra le classi elevate che fra quelle popolari. Ad esempio, mentre la specialità di gioco all’italiana a cinque birilli fu praticato nelle corti aristocratiche, specialmente presso i Borbone, la specialità denominata goriziana, come l’etimo suggerisce, nacque in zone di contado e fu subito gioco di popolo. Anche tra le gerarchie ecclesiastiche non mancarono appassionati, visto che, ad esempio, il Legato Pontificio di Forlì, negli anni venti dell’Ottocento, si fece appositamente costruire un biliardo da un artigiano locale.
Il materiale con cui preferibilmente venivano realizzate le bilie era l’avorio ma progressivamente esso fu abbandonato, a causa del suo alto costo e della sua scarsa qualità, e sostituito con la resina artificiale.