La frusta, usata inizialmente dagli agricoltori nei campi, è diventata un simbolo della Romagna
Chi sono gli Sciucaren? Molti italiani non avranno mai sentito nominare questa parola ma se siete romagnoli sapete sicuramente di cosa stiamo parlando. Per chi non lo sapesse, invece, gli sciucaren sono gli schioccatori di fruste della tradizione romagnola ( in dialetto “sciucher” vuol dire “schioccare la frusta”).
La Federazione Italiana Danza Sportiva la riconosce come una vera e propria danza regionale tanto da dedicargli una pagina sul proprio sito.
La frusta è stata per anni un prezioso strumento di lavoro per gli agricoltori che guidavano con il solo schiocco i buoi chiamati ad arare i campi.
Dai campi alle sagre
L’avvento dei trattori ha cancellato la figura degli sciucaren (gli schioccatori di fruste) dai campi, ma ne ha fatto una sofisticata attrazione di sagre ed eventi. Fino al punto di diventare, nell’abbinamento con la musica, una vera e propria rappresentazione artistica con un potente coordinamento neuromuscolare per ritmo e figure. Una curiosità: se pensate che lo schiocco avvenga nel contatto con il pavimento siete in errore. Quel rumore sordo e caratteristico si manifesta perché il punto terminale della corda supera in volo il muro del suono “viaggiando” a oltre 1200 km orari.
La storia
Si racconta che la tribù gallica che nel IV secolo a.c. si stanziò in Romagna sapeva già far schioccare la frusta e si dice che il luogo di origine di questa tribù fosse la città francese di Perpignan e infatti, “parpignan” in dialetto romagnolo è proprio il nome del manico della frusta. Altri dicono che abbia origine romana perché gli antichi romani celebravano la festa dei Lupercali con una cerimonia in cui dei giovanotti muniti di fruste correvano colpendo le donne sterili. Questo perché la frusta era simbolo di fertilità e fecondità.