Una foto storica del Porto Canale (circolonautico.wordpress.com)

Dalla nascita del Porto Canale nei primissimi anni del XIV secolo fino ai successi del dopoguerra

Il portocanale di Cesenatico venne scavato nei primissimi anni del sec. XIV dal Comune medievale di Cesena, che lo dota anche di una piccola fortezza per la sua difesa. Il 6 settembre 1502 è oggetto di un sopralluogo da parte di Leonardo di Vinci, incaricato da Cesare Borgia di verificare le infrastrutture civili e militari del nuovo ducato di Romagna.

Leonardo realizza due disegni del porto canale – una veduta a volo d’uccello e una pianta quotata e orientata – entrambi presenti nel “Codice L”, uno dei suoi taccuini di appunti, conservato a Parigi alla biblioteca dell’Institut de France. Il “passaggio” di Leonardo ha avuto una forte valenza identitaria per la comunità locale, tanto da far definire il Porto Canale “Leonardesco”.

Gli anni ’50

Nel dopoguerra, il porto di Cesenatico era dotato di canali e bacini al fine di evitare l’interramento dell’imboccatura. Proprio in una parte di questi avvallamenti paludosi, dov’erano ormeggiate le barche dei pescatori trovarono riparo alcune imbarcazioni da diporto: una deriva nazionale U, l’elegante “El Sol”, disegnata dall’Arch. Franco Sciomachen nei primi anni Cinquanta  ed alcune lance, fra le quali spiccava la “Falcia” dell’Ing. Siro Ricca Rosellini, costruita nel 1949 dal maestro d’ascia Giovanni La Santina di Cattolica. Quella “lanzèna” è tutt’ora esposta, con la vela issata, al secondo piano del Museo della Marineria di Cesenatico.
Per rendere stabile l’ormeggio e privato il tratto di banchina più idoneo, nacque l’idea, fra i vari proprietari, di fondare un circolo sportivo e, nel 1953, fu finalmente rilasciata l’autorizzazione da parte degli enti competenti. Non esistevano i pontili, ma solo banchine e la sede sociale fu allestita in una baracca di legno. Un vecchio pescatore, grande esperto di mare e d’imbarcazioni armate con vela al terzo, Emilio Casali, provvedeva a custodire le barche, elargendo ai giovani diportisti consigli sulle attrezzature.

Gli anni ’60

In pochi anni, il Circolo Nautico Cesenatico vide incrementare il numero dei soci che provenivano principalmente da Cesena, Forlì e Bologna. Con l’aumentare del numero degli associati e delle imbarcazioni iniziò anche l’attività sportiva e si organizzarono le prime regate. Successivamente, con club e circoli dell’alto e medio Adriatico, si realizzarono campionati e manifestazioni di prestigio.