Un percorso in quattro tappe tra storia, cultura e paesaggi mozzafiato
La Via del Gesso (da Imola a Faenza) è un cammino di 4 giorni attraverso il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola. Durante il trekking si attraverseranno ambienti unici (doline carsiche, grotte, valli cieche, boschi misti di roverelle, …) camminando su una delle più importanti dorsali gessose d’Europa e in una delle aree protette più interessanti della Regione Emilia-Romagna. Con le sue grotte e le sue rupi gessose, questo Parco ha recentemente avviato il processo per vedere riconosciuti questi ambienti “Patrimonio dell’UNESCO”.
1° Giorno – IMOLA – BORGO TOSSIGNANO
Tappa di avvicinamento alla dorsale gessosa. Il ritrovo sarà alla Stazione FFSS di Imola ma con il bus raggiungeremo il paese di Casalfiumanese, da cui partiremo a piedi lungo il “Sentiero Luigi Ghini” percorrendo le rupi gessose e i calanchi che si affacciano sul Rio di Casalino. Arrivati al paese di Borgo Tossignano restano gli ultimi 2km da percorrere prima di arrivare in agriturismo per il meritato riposo.
2° Giorno – BORGO TOSSIGNANO – BORGO RIVOLA
Lasciamo la struttura che ci ospita e ritorniamo al centro del paese di Borgo Tossignano per dirigerci verso la celebre Riva di San Biagio, imponente bastionata gessosa in cui nidifica il Falco pellegrino. Saliamo fino al Passo della Prè e poi, mantenendoci sempre sul filo della rupe, camminiamo fino a giungere a Cà Budrio. Un altro tratto ampiamente panoramico ci attende, intervallando vedute mozzafiato sulla vallata dl Senio a boschi di lecci e roverelle dove tassi, istrici e volpi condividono il territorio. Giunti alla chiesa di Sasso Letroso si percorre la strada per Borgo Rivola e, giunti in paese, si segue un sentiero a bordo fiume fino a giungere all’accogliente agriturismo.
3° Giorno – BORGO RIVOLA – BRISIGHELLA
La mattina un servizio navetta ci porterà dall’agriturismo fino al borgo dei Crivellari (risparmiandoci un bel po’ di asfalto). Da qui un’erta salita ci porta fino al Monte della Volpe e poi, camminando su aeree creste gessose e attraversando boschi di roverelle, scenderemo fino alla chiesa di Santa Maria Assunta in Tiberiaco, proprio sotto Monte Mauro che con i suoi 515m è la vetta più alta di tutto il Parco. Per comoda strada carraia ci spostiamo verso il fondo valle del fiume Sintria. Un’altra salita ci aspetta (questa volta più dolce) fino alla chiesa di Vespignano e poi, alternando sentiero e strada, fino al Rif. Cà Carnè. Da qui il cammino si fa più semplice, alternando facili stradelli che serpeggiano fra gli ulivi a sentieri che attraversano boschi tipici della fascia collinare. Superiamo l’abbazia del Monticino e giungiamo in vista del paese di Brisighella, dove trascorreremo l’ultima notte di questo cammino.
4° Giorno – BRISIGHELLA – FAENZA
Dall’albergo attraversiamo il paese passando sotto la famosa Via degli Asini, utilizzata per il trasporto e commercio del gesso. Transiteremo sotto la Rocca per poi attraversare il Museo Geologico all’aperto ex cava del Monticino, dove possiamo vedere riproduzioni a grandezza naturale della paleo-fauna presente alcuni milioni di anni fa in questi territori.Riprendiamo per un breve tratto il sentiero fatto il giorno prima per poi immettersi nel celebre sentiero CAI 505, che conduce fino a Faenza. Lungo il percorso lo sguardo si perderà fra i dolci pendii calanchivi e le distese coltivate a vite ed ulivo, tipiche delle colline brisighellesi. Giunti nei pressi della località Pideura, svolteremo a destra per raggiungere l’agriturismo dove pranzeremo e concluderemo il nostro cammino. Il rientro alla stazione FFSS di Faenza avverrà con navetta, evitandoci così alcuni km di noioso asfalto.
Per ulteriori informazioni visitare il sito Romagnatrekking. L’evento è in programma dal 2 al 5 giugno.