Lo stemma della Libertas Pallacanestro Forlì

Nei primi anni del Novecento veniva chiamata “Palla al cesto” e si diffuse rapidamente tra gli studenti romagnoli

Era il maggio del 1927 quando il Gruppo sportivo littorio organizzò il primo torneo studentesco cittadino che si giocò nel campo in terra battuta nello sferisterio di Porta Vittorio Emanuele a Forlì. La manifestazione dedicata alla “Palla al cesto” (così veniva chiamato il basket in quel periodo) fu vinta dalla squadra A del Liceo Scientifico che in finale sconfisse la Squadra B dello stesso liceo. Il terzo posto, invece, fu conteso fra Ginnasio ed Istituto tecnico.

Il basket nel dopoguerra

Terminata la Seconda Guerra Mondiale, nel 1945, presso la chiesa di Sant’Antonio Abate in Ravaldino, si svolse un torneo parrocchiale su terra battuta a cui partecipano le squadre di Santa Lucia, Romiti, San Mercuriale, Ravaldino e Cappuccini. In quell’occasione, il parroco don Mario Forani effettuò il primo reclutamento che consentì la costruzione della Juventus, la squadra che avrebbe immediatamente partecipato al campionato di Prima Divisione. Nell’aprile del 1946 la compagine forlivese affrontò per la prima volta un avversario storico: la Fortitudo Bologna.

La nascita della Libertas

Dalla stagione sportiva 1951-1952, la società prese il nome di Libertas e Giovanni Carrea venne nominato direttore sportivo. Da quel momento iniziò la scalata alle serie B. Scalata che si concluse nell’annata 58-59 quando, sotto la guida dell’allenatore-giocatore Dido Guerrieri, il roster forlivese conquistò la promozione. In quel periodo, la Libertas giocava nella palestra di via Dei Mille, la stessa palestra che in passato veniva utilizzata dall’Opera Nazionale Balilla.