E’ notizia di pochi giorni fa la candidatura a Patrimonio dell’Unescu. Vediamo quali attività si possono svolgere in questa zona
Le aree carsiche nelle evaporiti (gessi e anidriti) dell’Emilia-Romagna sono tra le più importanti emergenze naturalistiche della nostra Regione, tanto che la loro quasi totalità ricade all’interno di Parchi Nazionali e/o Regionali.
Il loro interesse scientifico è, se possibile, ancora maggiore e le rende tra le massime espressioni mondiali di aree carsiche in questi particolari litotipi: tra l’altro ospitano, al loro interno, la più grande e le più profonda grotta epigenica in gesso del mondo.
In un recente documento ufficiale dell’UNESCO si puntualizza infatti che nel complesso dei fenomeni carsici rappresentati negli attuali siti riconosciuti come World Heritage quelli nei gessi sono del tutto assenti e pertanto si invitano le Nazioni con tali fenomeni a farsi parte attiva per una loro proposta.
Dove si trova la Vena del Gesso
Il Parco della Vena del Gesso Romagnola, parco regionale dal 2005, è un complesso carsico che appare come una muraglia naturale ricca di grotte e cunicoli. Coi suoi 15 chilometri di lunghezza e due di larghezza che tagliano trasversalmente le tre vallate dei fiumi Santerno, Senio e Lamone, la Vena del Gesso Romagnola è la più grande catena di gesso selenitico d’Europa.
Quali sport praticare
Nel territorio di Riolo Terme, si trova una delle porzioni più suggestive di questa dorsale, ricca di sentieri e itinerari ben segnalati. I sentieri sono ideali per il trekking e la mountain bike, ma sono quasi sempre percorribili anche a cavallo.
Percorsi ad anello tra i 5 e gli 11 km, permettono di cogliere appieno la ricchezza dell’ambiente e di scoprire e apprezzare anche i profumi e i rumori di un paesaggio sorprendentemente vario sia dal punto di vista naturalistico che storico-culturale. Per gli escursionisti più esperti, la Grande Traversata del Parco della Vena del Gesso Romagnola è un’escursione di due giorni davvero indimenticabile. Il percorso passa tra luccicanti cristalli, creste, doline, caverne, lembi di vegetazione mediterranea, ruderi di castelli e cave abbandonate.
Una traversata “Coast to Coast” “Tossignano – Brisighella – Tossignano” prevede tappe di circa 20 chilometri al giorno, in gran parte su roccia e con molti tratti esposti, con dislivelli che variano dai 1300 ai 1500 metri. Anche l’importante Cammino di Sant’Antonio passa da qui. Questa via religiosa ripropone l’antico percorso che il Santo fece per trasferirsi da Assisi, dove aveva incontrato San Francesco, a Padova, dove morì.
Itinerari per tutti i gusti quindi, dai più semplici ai più complessi per godere e scoprire questo straordinario paesaggio in cui si alternano colline dolci e verdeggianti, creste gessose e prive di vegetazione, selvaggi ed aridi calanchi.