Il 22 settembre 1912 ad Imola si tenne il primo convegno nazionale
Era un’organizzazione politica del PSI che operò dall’inizio del 1900 all’avvento del fascismo.
Nata nella nostra Regione, nel 1911 si diede una struttura nazionale.
Aveva due scopi:
1) la diffusione dello sport, come esercizio fisico per migliorare il corpo e la lotta contro lo «sportismo», inteso come sport professionistico;
2) la propaganda politica.
Gruppi di militanti quasi sempre giovani – nei giorni festivi si recavano in bicicletta nei centri della provincia per organizzare comizi e manifestazioni di partito.
All’avvento del fascismo, i ciclisti rossi ebbero il compito di difendere gli oratori socialisti dalla violenza squadristica. Compiti analoghi svolgevano le Guardie rosse e i Lupi rossi.
Il 22 settembre 1912 ad Imola si tenne il primo convegno nazionale dei ciclisti rossi, i quali si recarono in bici nel centro romagnolo. Quasi tutti disponevano di una bicicletta marca “Avanti!”, costruita da una ditta bergamasca convenzionata con il PSI.
Al Convegno di Imola partecipano circa settecento Ciclisti Rossi di varie regioni italiane, giunti da Bologna con un treno speciale. Lungo il percorso hanno fatto tappa al cimitero di Piratello e reso omaggio alla tomba del leader socialista Andrea Costa. A Imola sfilano per le strade del centro, vengono ricevuti in Municipio, assistono a un comizio di Amedeo Bordiga e Anselmo Marabini, infine visitano le istituzioni operaie e socialiste della cittadina. Quasi tutti cavalcano una bicicletta marca “Avanti!”, prodotta da una ditta di Bergamo convenzionata, e montano pneumatici “Carlo Marx”.