Di origine polacca, è un ballo veloce, di doppia e molto popolare soprattutto nelle nostre zone
Nata in Polonia nell’Ottocento, la Polka trae origine da alcune danze popolari diffuse in Boemia in quel periodo. La sua nascita? Ad oggi, l’ipotesi più accreditata afferma che il maestro di musica Jesep Neruda, insegnante a Praga, si trovò ad osservare una contadina ballare e cantare. Da lì prese spunto e dai suoi passi elaborò un ballo.
Attualmente la Polka è diffusa negli Stati Uniti e soprattutto in Romagna dove, insieme alla Mazurka ed al Valzer, appartiene alla tradizione del ballo liscio e costituisce ancora una fortissima attrazione nelle feste di paese ed è immancabilmente nei repertori delle orchestre romagnole di musica popolare.
Come si balla?
È un ballo a tempo binario, veloce e di coppia. La mano sinistra dell’uomo e quella destra della donna devono essere estese in un’angolazione tale che le mani si trovino alla stessa altezza delle spalle della donna. La mano destra dell’uomo deve andare sulla scapola sinistra della donna e la mano sinistra di lei deve poggiare sulla spalla dell’uomo. Dovreste sentire un legame solido, né troppo delicato né troppo pesante. Ci sono pochi balli che siano così basilari come la Polka. Ci sono solo tre passi: destra, sinistra, destra. Poi si ripete in senso inverso.