vongole
I molluschi sono una tipicità romagnola (Shutterstock.com)

Vongole e cozze sono prodotti poveri per piatti ricchissimi

La mangiata marinara basata sui pesci della riviera, come abbiamo visto, è una tradizione più che classica. Dopotutto, col mare a pochi passi, è ovvio che la Romagna povera di un tempo utilizzasse le materie prime “a chilometro zero”.

Le cozze e le vongole, in particolare, sono due prodotti che riassumono perfettamente la filosofia romagnola: ingredienti poveri per piatti ricchi.

Le vongole (le “poveracce”) erano molto diffuse perché il mare ne era stracolmo tutto l’anno. Fra le due guerre, il prezzo al chilo era così basso che spesso venivano barattate per altro, come fagioli o farina. La ricetta più classica è la zuppa alla marinara.

Le cozze, sempre alla marinara o gratinate, sono l’altra grande opzione. Come per le vongole, anche questo mollusco è molto semplice da recuperare e cucinare, e in passato era molto diffuso.

In particolare, le cozze di Ravenna (e ancor di più quelle di Cervia) sono considerate uniche a livello mondiale. Sia per come sono allevate, sia per il sapore. Dal 2013, tra l’altro, hanno ottenuto il marchio della filiera bio.

A Ravenna, ogni anno, c’è la festa dedicata alle cozze alla marinara.