
Allievo prediletto dell’architetto Pietro Tomba, fu pittore e decoratore, ma è ricordato principalmente per la sua intensa attività di scenografo teatrale.
Egli lavorò assiduamente nella realizzazione di scenografie in tutto l’ambito emiliano-romagnolo, tra Cesena, Faenza, Ferrara, Pesaro, Ravenna, Rimini e Urbino. Tuttavia, la sua opera e la sua fama si diffusero a livello nazionale.
Liverani, inoltre, ha lasciato una serie numerosissima di vedute di paesaggi della Romagna e delle Marche, di notturni, ma anche, come è lecito attendersi, di bozzetti per scenografie. Una vastissima galleria di questi disegni si può apprezzare nella pagina dedicata all’artista sul Portale PatER.
Scorrendo la galleria, si potrà facilmente notare che i disegni del Liverani presentano venature quasi surreali, tipiche del Romanticismo. In effetti, l’artista, tra il 1809 e il 1872, visse il pieno del movimento artistico-filosofico-letterario romantico.
Questi tratti onirici e fantastici si possono notare nell’opera in copertina. Si tratta, come riporta il Portale PatER, di una rappresentazione del “boschetto di Venere, scena dipinta per il ballo La vendetta di Venere, eseguito presso il teatro di Lugo nel 1824″.
La Pinacoteca Comunale di Faenza ha dedicato a Romolo Liverani una pagina web e un video. In particolare, nel video si presenta il contenuto di uno degli album da disegno – conservato alla Pinacoteca stessa – del Liverani.