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Raffaello Baldini è uno dei poeti romagnoli più importanti

Raffaello Baldini nasce il 24 novembre del 1924 a Santarcangelo di Romagna.

La sua famiglia gestiva il Caffè Trieste in piazza delle Erbe. Qui, da giovane, insieme ad altri intellettuali della sua città dà vita al noto circolo della saggezza, E’ circal de’ giudéizi. Fra gli altri, partecipavano Tonino Guerra, Gianni Fucci e Nino Pedretti.

Baldini studia Filosofia all’Università di Bologna. In seguito, insegnerà per alcuni anni a Santarcangelo e a Forlì, e poi come lettore d’italiano in un liceo di Rennes, in Francia.

Ma è solo negli anni ’60 che la sua carriera da scrittore comincia. Nel ’68 viene assunto da Panorama, mentre nel ’67 pubblica Autotem, una piccola opera satirica.

La poesia dialettale, però, è il vero apice della sua produzione. La raccolta É solitèri (Il solitario) esce nel 1976 e vince il Premio Gabicce, Furistír (Forestiero) vince il Premio Viareggio nel 1988 e Ad nòta (Di notte) il Premio Bagutta nel ’95.

Furistír fu un caso letterario. È la prima volta che un premio nazionale viene vinto da un testo in dialetto. Poeti importantissimi come Caproni e Giudici criticarono molto la scelta.

La scrittura dialettale ha portato Baldini ha studiare la fonologia del romagnolo santarcangiolese, diventando un massimo esperto.

Si spegne nel 2005 a ottantuno anni.