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In verde, la casa museo di Marino Moretti a Cesenatico

Scopriamo le opere di Marino Moretti in prosa e in versi

Marino Moretti, come abbiamo visto, è stato un grande scrittore e poeta. Originario di Cesenatico, si è fatto conoscere in tutta Italia. Ma quali sono le opere più importanti e famose?

Nel 1902, con la raccolta di novelle Le primavere, comincia la sua carriera letteraria. Insieme alle successive Il poema di un’armonia e La sorgente della pace, rappresentano un affresco del decadentismo dannunziano che all’epoca andava per la maggiore. Fraternità, invece, fu la sua prima raccolta poetica (1905).

Sotto l’influsso di Myricae e dei Canti di Castelvecchio di Pascoli, nel 1908 Moretti pubblica La serenata delle zanzare, una serie di poemetti di buon successo. Ma è solo nel 1910 che arriva la consacrazione: prima con Poesie scritte col lapis, poi con Poesie di tutti i giorni. Sarà la fine della fase crepuscolare, per Moretti, ma l’inizio del successo.

Nel 1916 esce Il giardino dei frutti.

Nella produzione di Moretti è molto importante la parte autobiografica. In diversi romanzi, come Anna degli elefanti, appaiano aneddoti personali. Le sue memorie di viaggio e autobiografiche sono numerose: Mia madre, Il tempo felice, Via Laura, Fantasie olandesi, Scrivere non è necessario, Pane in desco, L’odore del pane, I grilli di Pazzo Pazzi, Il libro dei miei amici, Ritratti letterari… Tutte raccolte ‘62 nel libro Tutti i ricordi.

Anche la sua produzione di novelle, parallelamente alle poesie, continua. Nel 1909 esce I lestofanti, e via di seguito con altri lavori. Giusto per citarne alcuni: Una settimana in Paradiso e altre novelle, Cinque novelle, La vera grandezza, Allegretto quasi allegro, Uomini soli. La Mondadori, nel ’59, pubblica un’edizione completa e definitiva di tutto il lavoro.

E per quanto riguarda i romanzi? Il lavoro di Moretti in prosa comincia soprattutto dopo la Grande Guerra. Nel 1962 vengono ripubblicati nel volume unico Romanzi della mia terra alcuni precedenti lavori, mentre Romanzi dal primo all’ultimo ne comprende altri.

Solamente da anziano Moretti torna alla poesia con vitalità e foga. L’ultima estate, Tre anni e un giorno e Le poverazze sono solo alcuni dei lavori degli anni ’60 e ’70.