Educatrice, pioniera a Lugo nelle lotte per l’emancipazione ed il mutualismo femminile.
Fervente Mazziniana si ritrovò a dover osservare come l’unità d’Italia non avesse apportato, come auspicato, alcun cambiamento alla condizione femminile. Decide così di agire e, a Lugo nel 1872, fonda la Società di Mutuo Soccorso Femminile.
Le opere principali furono, il sussidio di malattia e di vecchiaia e il Fondo di istruzione per analfabete.
Ernesta Stoppa aveva individuato proprio nella mancanza di istruzione la causa alla base della discriminazione occupazionale che tanto penalizzava le donne.
Inizia così il suo percorso di innovazione della didattica e dei luoghi di istruzione.
Partendo dalla didattica di Froebel progettò e fece costruire un Giardino d’infanzia molto lontano dalle rigide e tetre aule dell’epoca, innovò l’edilizia scolastica, ponendo al centro l’interazione ambiente e bambino, e introdusse la coeducazione dei sessi.
Non più rigide lezioni, ma semplicemente “conversazioni” a supporto di autonomia ed elevazione morale nei bambini.
Nell’osservare quanto arretrati fossero gli istituti femminili, decise di aprire un istituto privato, provocando il dissenso clericale locale.
L’istituto Stoppa eccelse, vincendo la Medaglia d’Argento alla Mostra Nazionale di Torino nel 1884 e alla Mostra Emiliana della Didattica nel 1888.
Purtroppo con il cambio di Giunta venne a mancare il sussidio di 700 lire che consentiva all’istituto l’attività gratuita causandone la chiusura nel 1890.
Ernesta Stoppa continuò però la sua opera a favore delle lavoratrici fino al termine della sua vita il 20 Gennaio del 1939.
Ricordarne l’attivismo e le opere è doveroso, rende omaggio all’iniziativa e alla tenacia delle donne di Romagna.
Per approfondire “Ernesta Galletti Stoppa-il pensiero e l’innovazione di una lughese illustre” di Laura Pasini